Ry Cooder - My name is Buddy (2007)
di Silvano Bottaro La pubblicazione di un album da parte di un musicista di grande spessore com’è Ry Cooder , crea sempre un certo “travaglio”. Si perché ormai il nostro Ry ci ha abituato, che ogni sua uscita discografica sia diversa dalla precedente e ogni volta ci svia verso nuove frontiere e quindi nuove visioni, nuove realtà, nuovi orizzonti sonori. Anche in questo caso non si smentisce e ci regala quest’opera di notevole valore, se non altro per il coraggio di intraprendere “sentieri” molto tortuosi, aspri e di difficile percorribilità. E’ un buon disco questo, anche se, e già il “se” implica un non totale coinvolgimento dell’album, e questo è dato solo esclusivamente dalla musicalità, dalle onde sonore che il mio “sentire”, non riesce completamente a far sue. Ascolto dopo ascolto, riesco a cogliere le varie sfumature che il bravo Ry è riuscito ad imprimere, ma non riesco ancora per il momento a “sentire” quelle vibrazioni che si percepiscono solo a “pelle”. Ci vorr