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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

David Bowie #2/3

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Le poesie, le liriche del disco, sono bellissime, con versi stagliati nella disperazione come lo sono i cut ups di William Burroughs. Per esempio: “Che fantastico abisso di morte”; o “Non seppe mai che cosa lo colpì”; o: “Questo caos mi sta uccidendo”; o: “Le ruote girano e il ventesimo secolo sta morendo”; o: “Questo è ciò che avrei potuto essere”; o: “Non dire a Dio i tuoi piani, è tutto senza controllo”; o: “Ogni mossa è incerta”; o: “Non posso controllare il mio destino”; o: “Abbiamo avuto inizi così promettenti ma abbiamo vissuto vite insopportabili”; o la conclusione drammatica, forse (purtroppo) autobiografica: “Non c'è ritorno”. La sua abilità non gli viene dalla scuola ma dalle sue traumatiche esperienze di vita: da quando a dodici anni il fratello maggiore gli fece leggere Jack Kerouac e conoscere Neal Cassady, Bowie si è chiuso in se stesso e, ha fatto in un'intervista, si è sentito: “emarginato a causa dell'indifferenza dei genitori: questo mi ha fatto scatta...

AA.VV. - The Indian Runner (O.s.t.) (1991)

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La colonna sonora di oggi ha una storia davvero particolare. Sean Penn, al suo primo film da regista, ha una folgorazione ascoltando un disco, tanto che decide di scrivere una sceneggiatura basandosi sulla storia raccontata da un brano in particolare: Highway Patrolman di Bruce Springsteen, da quel capolavoro che è Nebraska (1982). Il film, The Indian Runner (1991, in italiano intitolato Lupo Solitario) racconta di Joe e Frank Roberts. Joe è lo sceriffo di una piccola cittadina agricola del Nebraska, Plattsmouth, Frank è un soldato dell'esercito degli Stati Uniti. La vita dei due fratelli separati è scossa dalla morte della madre prima e poi dal suicidio del padre. Frank incontra il fratello dopo essere tornato dalla guerra in Vietnam. È diventato un uomo scontroso e cupo, incapace di starsene fuori dai guai. Joe cerca di ricostruire una vita per lui e per suo fratello, Frank ha una relazione con una ragazza del posto, Dorothy,  con cui avrà un figlio. Quando tutto sembra mettersi ...

Le Orme

Destinati a diventare tra i gruppi italiani più popolari degli anni '70, sia in patria che all'estero, Le Orme nascono nel 1966 a Marghera (Venezia). La prima formazione schiera Aldo Tagliapietra alla voce, Nino Smeraldi alla chitarra, Claudio Galieti al basso e Marino Rebeschini alla batteria. Dopo il primo singolo Fiori e colori , fortemente legato al beat e all'atmosfera flower power dell'epoca. Discografia e Wikipedia

Jack & Diane - John Cougar Mellencamp (1982)

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Le canzoni di John Cougar Mellencamp sono fatte di gruppi di persone ritratte nella vita di tutti i giorni. Come i pittori olandesi del Seicento raffiguravano uomini e donne per nulla eccezionali ottenendo freschi sorprendenti, così Cougar presenta quadri di vita sociale attraverso l'accumulazione di quadretti di vita ordinaria, privata della spettacolarità. La realtà di Cougar non viaggia alla folle velocità di quella delle backstreets di una grande città. Nelle sue storie si viaggia a marce ridotte. I suoi personaggi non sono figli degeneri, reietti, emarginati, così come non sono eroi e neanche si atteggiano a tali. Tales of Ordinary People , insomma. Si può pensare di essere Marlon Brando anche senza girare in eterno Il selvaggio o Fronte del porto. Jack & Diane è la perfetta teenager radio song, l'apoteosi dell'adolescenza come pratica di vita. Il successo clamoroso del brano procurerà più di un problema a Cougar. Crisi di identità e atteggiamenti da divo che lo p...

Salif Keita – So Kono (2025)

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di Alessio Surian “In casa”: così si traduce il titolo del nuovo album realizzato da Salif Keita privilegiando arrangiamenti scarni, tutti acustici, facendosi accompagnare solo in qualche brano dal ngoni di Badié Tounkara e dalle percussioni di Mamadou Koné. Il risultato è un album intimo, capace di commuovere adottando registri narrativi diversi, nato durante una visita in Giappone ad aprile del 2023. Oltre sei anni fa, presentando a Novembre del 2018 l’ultimo album, “Un Autre Blanc”, aveva annunciato che non ne avrebbe registrati altri. E invece: cinque dei nuovi brani arrivano a Kyoto “registrati nella camera d'albergo, come se mi trovassi a casa mia. Come se stessi suonando per me stesso. È un disco molto personale... molto intimo". Rotto il ghiaccio, a due brani (“Chèrie” e “Awa”) è stato aggiunto il violoncello di Clément Petit; poi altri due brani (“Aboubakrin” e “Kanté Manfila”) sono stati registrati da Julien Reyboz all’Ohm Sweet Ohm a Parigi a Settember 2023; e gli u...

Patti Smith

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Nel 1975 Patti Smith pubblicò Horses, il suo primo album, inaugurando una nuova stagione del rock americano. L'area intellettuale newyorchese, affidò a lei il compito di legare nuovamente arte e rock, poesia e cinema, letteratura e musica. Nel  1974 diede vita al Patti Smith Group, con Lenny Kaye, facendo produrre, non casualmente, il primo disco da John Cale dei Velvet Underground e proclamando la propria continuità con la musica e l'impegno degli MC5. E' lei a incarnare, prima con Radio Ethiopia (1976) e poi, ancora di più, con Easter (1978), i sogni e la rabbia della nuova generazione. Patti Smith canta il rock come se fosse una poesia o una preghiera, urla la sua passione sostenuta da una band elettrica e grintosa, che mescola Rimbaud e Hendrix, anarchia e amore, lo Springsteen di Because the Night e il Van Morrison di Gloria. A ben guardare, non è punk in nessun senso, ma allo stesso tempo del punk cattura lo spirito e l'anima, con una personalità e una mu...

Elvis Presley - Elvis Presley (1956)

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di Silvano Bottaro Nel 1955 Elvis Presley da Memphis, Tennesse, è già conteso dalle principali case discografiche americane. La spunta la Rca, che offre al colonnello Parker, il suo nuovo agente, la somma senza precedenti di 35 mila dollari. Nell'accordo sono comprese anche le 25 canzoni che Elvis ha registrato con la Sun Records di Sam Phillips, da My Happines, il pezzo country che aveva inciso il 18 luglio 1953 come regalo di compleanno per sua madre Gladys, a When It Rains It Really Pours, cantata in un momento imprecisato dell'autunno del 1955. A gennaio del 1956, tra Nashville e New York, la nuova casa discografica gli fa mettere su nastro altre undici tracce, e tra queste c'è anche Heartbreak Hotel, che viene pubblicata immediatamente e immediatamente finisce in testa alle classifiche, primo numero uno di un futuro numero uno (e singolo piú venduto dell'anno, a fine 1956). La canzone è firmata da Mae Boren Aston, un'insegnante con la passione per la musica, ...

La musica dopo David Bowie #1/3

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di Daniele Cassandro La settimana scorsa girava per la rete un giochino chiamato What did Bowie do? Digitando quanti anni hai scopri cosa ha fatto lui alla tua età. Per esempio, quando aveva la mia età Bowie si è sposato con una della donne più belle del mondo. Quando io mi sono laureato lui faceva uscire Aladdin sane, il suo primo album in testa alla classifica in Gran Bretagna. Ecco, appena ho saputo della morte di Bowie, ho pensato a quel giochino che finiva. Ho visualizzato un flusso di creatività che si interrompeva all’improvviso, in un punto ben preciso del tempo. Si dice che un grande artista morendo lasci un vuoto, e sembra un luogo comune. Se ne vanno sempre i migliori, eccetera. Però a partire dal 10 gennaio 2016 non ci saranno più nuove canzoni di David Bowie, nuovi video, nuove copertine, nuove parole. È una conversazione che si interrompe. Ma, alla fine, cosa ha fatto David Bowie di tanto importante? Ha scritto splendide canzoni, ha creato look memorabili, ha...

Valerie June – Owls, Omens, And Oracles (2025)

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 di Matteo Bossi Si può ben dire che i titoli degli album di Valerie June siano già evocativi e dopo le sue “prescrizioni per sognatori” ecco questo nuovo “gufi, auspici e oracoli”, che richiama qualcosa di notturno e un po’ magico. Nei quattro anni intercorsi tra i due dischi, non è rimasta inattiva, anzi, oltre ad un EP di cover, Valerie June ha pubblicato ben tre libri, “Maps For The Modern World”, una raccolta di poesie e illustrazioni, “Somebody To Love”, un libro per bambini ispirato alla storia del suo banjolele ed infine una sorta di diario interattivo intitolato “Light Beams”. Per “Owls, Omens & Oracles“ (Concord) si è avvalsa di un altro produttore, M. Ward, col quale aveva già avuto modo di collaborare quando questi aveva lavorato a “Livin’ On A High Note” di Mavis Staples, la June infatti era autrice della canzone titolo, “High Note”. Inoltre, si sono ritrovati sul palco di un paio di festival due anni addietro, ripromettendosi di realizzare un disco. Ed eccolo qui,...

Nuova Compagnia di Canto Popolare

Più che come gruppo vero e proprio, la Nuova Compagnia di Canto Popolare nasce come laboratorio musicale di ricerca e diffusione delle tradizioni popolari campane. Il promo nucleo si forma a Napoli intorno al 1967, su iniziativa di Eugenio Bennato e Giovanni Mauriello, presto seguiti da Lucia Bruno, Mario Malavenda, Claudio Mendella e Carlo D'Angiò (a cui si deve il nome definitivo del gruppo). Discografia e wikipedia

School Days - Chuck Berry (1957)

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Mi guardava come un alieno, "Tu sai chi sono?", mi chiese. Aveva lo sguardo corrucciato, come di uno a cui la vita avesse sottratto qualcosa. "Sei Chuck Berry, l'uomo che ha inventato il rock'n'roll", risposi. Sorrise, ma di un sorriso appena accennato, si avvicinò al tavolo, si versò da bere e poi disse: "Quasi giusto, amico. Ma non completamente. Chuck Berry non ha inventato il rock 'n' roll, Chuck Berry è il rock h' roll». Luomo con la giacca nera dagli improbabili lustrini argentati e stivali da cowboy con la stella sopra il tallone aveva ragione. Parlava di sé in terza persona, come Maradona, ma poteva permetterselo. Come El Pibe de Oro, era un genio assoluto. Senza di lui non ci sarebbe niente della musica che amiamo. Niente rock, niente di niente. Perché Elvis ha cantato il rock n' roll (e ne è stato l'emblema, la visualizzazione), ma Chuck Berry l'ha scritto e suonato. Ha forgiato la rock song propriamente detta, in t...

Jorge Ben - A Tábua De Esmeralda (1974)

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Tutti noi conosciamo una canzone di Jorge Ben, straordinario musicista e cantante brasiliano, anche conoscendo per niente l'artista. Perchè è autore di una delle canzoni più famose di tutti i tempi, e simbolo della musica brasiliana: Mas Que Nada! (1964 dal disco Samba Esquema Novo) portata al successo da Sergio Mendes e i Brazil '66 e poi divenuta uno standard jazz, una canzone dalle centinaia di cover, una sorta di cartolina musicale della musica brasiliana. Ma Jorge Ben (che fino al 1989 userà questo nome d'arte, ma poi lo cambierà Jorge Ben Jor, scritto anche BenJor, per frenare l'incidente legale che attribuisce parte dei suoi diritti editoriali al cantante e chitarrista statunitense George Benson) è uno dei grandi autori di musica carioca, e uno dei pochi non "bossanovisti" a travalicare gli argini internazionali con dischi importantissimi. Bravissimo chitarrista, dalla fine degli anni '60, quando ottiene altro successo importante con il disco Jorge ...

Ry Cooder

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Difficile è collocare un personaggio singolare come Ry Cooder, musicista, produttore, chitarrista, compositore, interprete, che dagli anni Settanta alla fine del secolo percorrerà in lungo e in largo le strade della musica, dal rock al country, dalla musica cubana a quella araba, dalle colonne sonore al pop, dal jazz al blues. Secondo lo schema tradizionale, non è un cantautore, non è un rocker, né un campione del pop. Sfugge, per natura, alle etichette e alle definizioni, ma il suo lavoro di recupero delle tradizioni musicali, quella americana in particolare durante gli anni Settanta, e il suo lavoro di musicista e produttore, avranno grandissima influenza. Come ha scritto su “Rolling Stones” Jon Landau: “Cooder è alla perpetua ricerca della nota magica, del sound giusto al momento giusto”. Interprete sopraffino della tradizione musicale americana, nei primi anni della sua avventura musicale si concentrava sul repertorio più vicino al blues e al tex-mex, ma già verso la fine degli ...

E T I C H E T T E

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