AA.VV. - The 30th Anniversary Concert Celebration (1993)

Celebrare la grandezza di Bob Dylan è operazione periodica, vista la statura del personaggio. Anche perchè Dylan, nonostante la fama di eccentrico (esempio noto le ritrosie e le controversie sull’assegnazione fisica del premio Nobel, che fecero sghignazzare i più) ha avuto un rapporto favoloso con altri musicisti, non solo artistico. È chiaro quindi che alle chiamate per festeggiarlo si presentino in molti. Nell’oceano musicale vastissimo di tributi a Dylan, questo ha un posto particolare per la qualità dell’omaggio, e per i suoi partecipanti. L’occasione che ho scelto è un concerto organizzato dalla sua casa discografica, la Columbia, al Madison Square Garden di New York, nel 1992, per celebrare i 30 anni dall’esordio di Dylan come cantante. Il 16 Ottobre del 1992 una squadra formidabile di artisti si presenta al Garden e in una serata magica esplora il catalogo del Maestro sia nei suoi più luminosi episodi, sia in qualche perla meno conosciuta. Si scelse come resident band della serata i superstiti della formidabile band di Booker T. & the M.G.'s: Booker T. Jones, Donald "Duck" Dunn e Steve Cropper, rispettivamente organo, basso e chitarra, poi alla batteria Anton Fig che si alterna con Jim Keltner, G. E. Smith, che visionerà tutti gli aspetti musicali dell’evento, è stato il chitarrista della band del Saturday Night Live e sarà al fianco dello stesso Dylan all’inizio del suo Never Ending Tour, il suo tour finale che è iniziato nel il 7 Luglio del 1988 e che ad oggi, con nuove date previste per il 2023, è arrivato a quasi 3000 concerti. Coriste di lusso Sheryl Crow e Sue Medley tra le altre, e un cast stellare: John Cougar Mellencamp, Kris Kristofferson, Stevie Wonder, Lou Reed, Eddie Vedder e Mike McCready dei Pearl Jam, Tracy Chapman, June Carter Cash e Johnny Cash, Willie Nelson, Johnny Winter, Ronnie Wood, Eric Clapton, Neil Young, Chrissie Hynde dei Pretenders, The O’Jays, George Harrison, Tom Petty & The Heartbreakers e l’immancabile The Band. Voglio subito specificare una cosa: il disco dell’evento The 30th Anniversary Concert Celebration uscì nel 1993 ed ebbe anche ottimo successo, sia di critica che di pubblico, divenendo disco d’oro negli USA, nel 2014 uscì una rimasterizzata Deluxe Edition con due brani aggiunti e uno spettacolare libretto fotografico, questa edizione è quella che posseggo io e che mi fà da indice artistico. Questa volta non manca nessuna canzone mito: Like A Rolling Stone e Leopard Skin-Box Hat nell’esecuzione sentita di John Cougar Mellencamp, Stevie Wonder che dà la spinta soul, interessantissima, a Blowin’ In The Wind, la delicatezza con cui Tracy Chapman canta The Times They Are A-Changin’, le riprese bellissime di Just Like a Woman di Ritchie Havens. La voce di Vedder, accompagnato da McCready con la chitarra acustica per Masters Of War è emozionante. Johnny Winter dà una scarica rock blues alla sua Highway 61 Revisited. Neil Young sceglie due classici, che spessissimo compaiono anche durante i suoi concerti: Just Like Tom Thumb's Blues e All Along The Watchtower. Ci sono poi delle piccole perle tra le scelte di brani minori: è un Lou Reed quasi recitativo in Foot Of Pride, una outtake dal leggendario The Bootleg Series Vol.1-3, che aprì per la prima volta gli archivi dylaniani. Il brano ispirato al Salmo 36 termina così: Non rimane più niente qui, socio, solo la polvere di una pestilenza \che ha lasciato tutta la città nella paura\D'ora in poi questo sarà il posto da cui tu provieni\Che i morti seppelliscano i morti. Verrà il tuo momento.\Lascia che l'acciaio rovente soffi mentre si solleva la sua ombra\Già, non c'e' modo di tornare indietro quando si abbatte il piede del superbo\Non c'e' modo di tornare indietro. Willie Nelson canta What Was It You Wanted, canzone dal suo capolavoro del 1989 Oh Mercy!, dal significato misterioso: è una riflessione profondissima sul concetto di curiosità che ruota intorno alla celebrità, emozione che ha sempre un po’ interrogato Dylan. The Clancy Brothers, Robbie O'Connell e Tommy Makem spruzzano di ritmi folk irlandesi le meravigliose When the Ship Comes In e una canzone, You Ain't Going Nowhere, scritta durante la convalescenza post incidente, cantata per la prima volta nel 1971 in un disco antologia, Bob Dylan's Greatest Hits Vol. II. È emozionante la versione da ”superstiti” di My Back Pages (da Another Side Of Bob Dylan, 1964) cantano Roger McGuinn, Tom Petty, Neil Young, Eric Clapton e George Harrison a cui si aggiunge anche Dylan, che canta da solo It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding), Girl From the North Country e insieme a tutti una corale Knockin’ On the Heaven’s Door. Quello che più di altre volte si sente è l’impegno e la sentita emozione nel cantare dei brani che, chi più chi meno, ha sentito, usato e pensato per la propria arte, facendo in questo l’influenza musicale di Dylan sconfinata, sia storicamente che materialmente.

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