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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

Significato del termine musica #2/7

Musica come suono : Una delle più comuni definizioni di musica è quella di arte del suono organizzato, o - più specificamente - di arte del produrre significati e sensazioni, più o meno complessi - e comunque di natura volontaria - organizzando suoni e silenzio. Questi suoni hanno, a loro volta, un’organizzazione interna data dalla correlazione aritmetica delle frequenze che li compongono (armonici) a partire da quella più bassa (primo armonico), detta frequenza fondamentale: questi suoni sono comunemente chiamati note. Simili definizioni - comunemente accettate - sono state ampiamente adottate sin dal Diciannovesimo secolo, quando si iniziò a studiare scientificamente la relazione tra il suono e la percezione. (Wikipedia)

Artisti Vari - No Nukes (1979)

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di Silvano Bottaro La storica "cinque giorni" di New York contro il nucleare, tenutasi nel settembre del '79, divenne un triplo album live con straordinarie esibizioni. La festa al Madison Square Garden dal 19 al 23 settembre, fu una festa di suoni di canzoni senza frontiere, di jam sessions e di speranza per un futuro in cui, come disse Stephen Stills, " sia possibile costruire un'industria sulla forza benefica del sole. E per far questo partiamo da una chitarra". La cinque giorni di No Nukes fu una Woodstock "per una causa", per l'altra generazione, quella dell'impegno degli anni Settanta, meno ottimista, ma altrettanto carica di motivazioni. La organizzarono quelli del Muse (Musicians United for Safe Energy), un gruppo di musicisti animati dal sano desiderio di cambiare prima l'America e poi il mondo. Capeggiati da Jackson Browne e Graham Nash, allestirono la più grande festa musicale dei nostri anni (e anche l'ultima di ...

I locali che hanno fatto la storia della musica Rock

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Dai Fillmore di Bill Graham al CBGB. Dal Max’s al Whisky a Go Go, i templi del rock dove sarebbe stato bello trovarsi… Quante volte abbiamo sognato di vivere in un’epoca diversa e di poter assistere dal vivo ad alcune esibizioni, ad alcuni concerti? Quante volte avremmo voluto trovarci sotto al palco per sentire quelli che erano gruppi emergenti e che poi sono diventati leggenda? Fare la fila fuori i locali più cool per poi riuscire ad entrare? Molti di quei luoghi hanno fatto da cornice agli esordi di importanti artisti della musica rock: Patti Smith, Iggy Pop, Lou Reed, Rolling Stones, The Doors, e tanti tantissimi altri. Ma quali erano i locali più famosi, qual è stata la loro storia? Io avrei tanto voluto trovarmi lì… Avrei voluto essere a San Francisco quando nel Fillmore Auditorium di Bill Graham si esibivano i Jefferson Airplane, The Grateful Dead, Jimi Hendrix, i Doors o Frank Zappa. Quando i vignettisti più importanti dell’epoca (Moscoso, Griffin, ...

Bonnie “Prince” Billy - The Purple Bird (2025)

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di Stefano Solventi Sono più di trent’anni che Oldham pubblica dischi (iniziò a nome Palace nei primi anni ‘90). Il moniker del Principe Billy è quello che ha utilizzato di più, col quale cioè ha messo a referto oltre venti album, non pochi dei quali frutto di collaborazioni, ad esempio coi Tortoise, Mariee Sioux, Matt Sweeney e Bill Callahan tra gli altri. Nel complesso, parliamo di una discografia corposa che si è sviluppata con una certa regolarità, senza grossi cali né interruzioni (a parte i tre anni di vuoto tra What the Brothers Sang del 2013 e Best Troubador del 2017). In tutto questo c’è però un grande “ma”: dov’è finito il cantautore che impastava foschie, tremori e fuochi fatui nell’ossario della cultura USA (anzi, Americana), accucciato in un crepuscolo emotivo apparentemente senza inizio né fine, hobo spiegazzato sempre sul confine tra la comfort zone del folk(country)-rock “tradizionale” e un alt-country sottoposto all’apnea strutturale del post-rock? Non è facile rispond...

Litfiba

Se il rock cantato in italiano ha raggiunto nell'ultimo spicchio di ventesimo secolo i suoi eccezionali traguardi, sia dal punto di vista del valore espressivo che delle fortune al botteghino, una considerevole parte del merito va ascritta ai Litfiba. Nei suoi venticinque anni di vita, la band fiorentina ha attraversato e alimentato tutta la fase di crescita e sviluppo del genere. Discografia e Wikipedia

Love In Vain - The Rolling Stones (1969)

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La prima volta che sono stato a Chicago il vento soffiava come nelle favole che mia nonna mi leggeva da bambino. Ma più forte ancora soffiava dentro e attorno a me il vento del blues. Dopo aver visitato i luoghi sacri della città, come la sede della Chess e i club dove Muddy Waters incendiava la notte di suoni elettrici, sono entrato nella House of Blues. Uscendo ho comprato un po' di candele in grandi bicchieri di vetro, che accendo ogni volta che scrivo un libro e che anche in questo momento stanno illuminando la mia stanza. Oggi ho acceso quella rossa. Quando mi chiedono come faccia a scrivere così tanto, rispondo: "Perché le candele del blues sono sempre accese". (M. Cotto - da Rock Therapy)  

Mogwai – The Bad Fire (2025)

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 di Fabio Gallato  Trent’anni di carriera, ma per i Mogwai non si può parlare di traguardi, perché i traguardi non si limitano a superarli, li polverizzano. Ribaltano gli standard, definiscono concetti solo per distruggerli e ricostruirli, pezzo dopo pezzo, disco dopo disco, in un’esplorazione continua del tempo e della sua elasticità, piegata di fatto alle loro esigenze creative. Eppure, con il precedente “As The Love Continues”, sembrava che gli scozzesi avessero raggiunto il culmine. Il primo posto nelle classifiche britanniche, per quanto possa ancora contare, per un disco post-rock, per quanto questa definizione possa ancora contare, suonava come il coronamento di di una storia, forse perfino la sua destinazione finale: un monumento eterno all’avventura artistica di questi provocatori musicali, mai stanchi e mai sazi. E infatti, eccoci qua, con “The Bad Fire”, espressione scozzese utilizzata dalla classe operaia per indicare l’inferno, perfettamente calzante per descriver...

Significato del termine musica #1/7

La musica (dal sostantivo greco μουσική) è l'arte dell'organizzazione dei suoni e rumori nel corso del tempo e nello spazio. Si tratta di arte in quanto complesso di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l'interiorità dell'individuo che produce la musica e dell'ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell'evoluzione e dell'analisi dell'intima struttura della musica. Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante strumenti musicali che, attraverso i principi dell'acustica, provocano la percezione uditiva e l'esperienza emotiva voluta dall'artista. Il significato del termine musica non è comunque univoco ed è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Etimologicamente il termine musica deriva dall'aggettivo greco μουσικός/mousikos, relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana, rife...

Jackson Browne – Late for the sky (1974)

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di Silvano Bottaro Con una splendida immagine di copertina esplicitamente dedicata a Magritte, l’album spinse al top la cosiddetta arte del riflusso. Il canzoniere dei disillusi della contestazione trova in Jackson Browne un interprete perfetto, che racconta la fatica di vivere con malinconica credibile vitalità. 'Late for the sky' esce nel dicembre del 1974. Non è un momento particolarmente fortunato. Jackson ha appena passato qualche guaio con “Redneck friend”, una canzone tratta dal suo precedente lavoro, 'For everyman', in cui si parla di masturbazione. Sua moglie però aspetta un figlio. E, infatti, nel retro della copertina di 'Late for the sky', Jackson dedica il disco a quell’Ethan (“che sta per arrivare”). Il disco riceve i complimenti della critica, ma commercialmente è un piccolo disastro. Il suono morbido che viene offerto, le ballate profonde, il senso di vaga ma cosciente disperazione sociale attraggono e respingono allo stesso tempo. Di si...

The 150 Greatest Albums Made By Women

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150 grandi album realizzati dalle donne

Mary Chapin Carpenter, Julie Fowlis, Karine Polwart – Looking for the Thread (2025)

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 di Maria Macchia  Dieci canzoni come altrettante perle di una raffinata collana, inanellate in un filo che collega idealmente gli Stati Uniti alla Scozia e le sonorità celtiche a quelle del cantautorato americano: ecco, in sintesi, “Looking for the Thread”, preziosa release dell’inedito trio composto da Mary Chapin Carpenter, Julie Fowlis e Karine Polwart. La genesi dell’album risale ai tempi della pandemia: durante il lockdown, a causa della lontananza forzata dai palchi, la pluripremiata songwriter statunitense era alla ricerca di un nuovo progetto in cui canalizzare la propria energia creativa. Si è così rivolta a Fowlis e Polwart, due apprezzate cantautrici scozzesi che seguiva da tempo, per uno scambio di idee musicali a distanza. Spinte dall’ammirazione reciproca, le tre artiste si sono poi incontrate non appena possibile a Kinlochmoidart House, nel nord della Scozia, per iniziare a comporre insieme. Dopo una seconda sessione di scrittura all’inizio del 2024, le dieci c...

Ligabue

Grazie a un approccio genuino e a un sound semplice e diretto, legato a filo doppio alla tradizione americana, Luciano Ligabue ha conquistato un posto di primo piano nel panorama musicale italiano, non soltanto rock. Nato a Correggio (Reggio Emilia) il 13 marzo 1960, il cantante emiliano trascorre una gavetta piuttosto lunga e irregolare, spesa tra un lavoro e l'altro, nell'attesa che si presenti la giusta occasione per salire sul palcoscenico della musica. Discografia e Wikipedia

Ugly Sunday - Mark Lanegan (1990)

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Spettrale e maudit , arido e lucente come il Mojave all'alba, Mark Lanegan sigilla il rock da autore con ceralacca della malinconia. Foglie morte fanno da tappeto alle sue canzoni. La pioggia, amica puntuale, si accanisce obliqua. Con Mark le cose funzonano alla perfezione solo quando la luce dell'ispirazione entra a illuminare la stanza. Fuori, nel vento, carta di giornale. Dentro, in una musica che sembra pesino troppo fragile per sopravvivere, carte da giocare. (M. Cotto - da Rock Therapy)

E T I C H E T T E

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