Roy Harper - Stormcock (1971)
Ci sono state delle figure nella storia della musica inglese la cui vita, privata e professionale, avrebbe potuto essere raccontata in un romanzo di avventura. E che hanno lasciato delle testimonianze musicali immense. Uno dei rappresentanti più influenti di questa stirpe è Roy Harper. Originario di Manchester, rimane orfano di madre. La sua matrigna, dispotica, è fervente seguace dei testimoni di Geova, e il rapporto così conflittuale con lei gli provocherà un profondo odio verso ogni forma di religione. Per sfuggire alla famiglia si arruola nella RAF a soli quindici anni, scoprendo però ahimè che la vita militare è altrettanto impraticabile per lui. Per ottenere il congedo si finge pazzo: è costretto a subire ripetute sedute di elettroshock e viene internato in manicomio, e passa anche del tempo in prigione. Scappa da un ospedale psichiatrico di Manchester e girovagando senza un soldo e psicologicamente a pezzo arriva a Londra, siamo nel 1964. Impara a suonare la chitarra, scopren