Le storie di Novembre avranno un carattere celebrativo, poiché questa piccola mia rubrica sorpasserà a fine mese il traguardo dei 250 dischi (!!!). Come qualcuno immagina, il traguardo verrà festeggiato con un disco di Miles Davis, per caso numero #1 e numero #50, poi scelto appositamente per i traguardi dei #100, #150 e #200. Stavolta però mi è venuta l’idea di esplorare a fondo i protagonisti del suo secondo leggendario quintetto. Tutto inizia nel 1963, quando la sezione ritmica del primo, inimitabile quintetto, Paul Chambers, Winton Kelly e Jimmy Cobb, abbandonano il gruppo. Davis, che nel 1963 ha 37 anni, sceglie un gruppo di giovani di talento, che diventeranno la nuova sensazione del jazz, in un periodo complicato per quel genere musicale, gli anni ‘60. Chiama subito Ron Carter, al basso, che diventerà grazie al successo del quintetto il sessionman più cercato della storia, con oltre 2 mila registrazioni ufficiali certificate, un sassofonista, George Coleman, e due giovani, uno