Ambulance - Keaton Henson
di Ettore Craca È stata un’altra settimana fatta di giornate eterne e fulminee. Eterne ogni mattina quando gli occhi bruciano e non riescono ad accendersi fulminee ogni sera quando si spengono sul divano e non te ne accorgi. Indistinguibili una dall’altra in una sequela di passi e passaggi ripetuti ed uguali se non per le rogne e la musica. Accetti lo status quo e ringrazi intimamente per non aver contratto, né tu né i tuoi affetti più cari, il virus nemmeno questa settimana, in cui è stato un rosario di ” … sai che…. Ha preso il Covid?” … Sai che …. È in quarantena? ” “La casa di riposo qui è un focolaio”, ” La mamma di…… è mancata, ci sono voluti quindici giorni” “Mi dispiace tanto, fammi sapere quando è la cerimonia fune.. Oh no scusa.. Non ci sarà nessuna cerimonia, nessun saluto terreno, niente”. Viviamo in quest’epoca sfiorando e schivando drammi personali quotidiani, viviamo in difesa, trovando conforto nel sonno quando c’è, nelle parole e nello sguardo di chi amiamo quando c’