Black Sabbath - Paranoid (1970)
Una chitarra potente e una sirena antiaerea aprono il secondo album dei Black Sabbath da Birmingham, Inghilterra del Nord. Poi entra la voce del cantante, che fa rimare tra di loro «masse» e « messe nere» (in inglese, piú che una rima, è la stessa parola: masses) e in pochi secondi un universo intero trova tutti i suoi punti di riferimento: le chitarre potenti, le voci al limite, le ritmiche tonanti, un immaginario che mette insieme violenza cinematografica e satanismo fumettistico per raccontare l'alienazione dei tempi moderni. In precedenza i Black Sabbath sono stati una band blues che si faceva chiamare Earth. La scoperta dell'esistenza di un altro gruppo dallo stesso nome e una folgorazione per il cinema horror (l'aneddoto dice che la rivelazione sia avvenuta di fronte alla sala in cui si proiettava il film Black Sabbath con Boris Karloff, che è poi I tre volti della paura dell'italianissimo Mario Bava) cambiano la storia di Ozzy Osbourne, cantante, Tony Iommi,