Gli anni Novanta di Johnny Cash partono male, malissimo: la casa discografica di trent'anni lo molla, un'altra lo raccoglie, senza fortuna. Nella serie di alti e bassi che è stata la sua vita, da quel 1955 in cui ha pubblicato i primi dischi con la Sun Records, non è proprio il punto peggiore, ma insomma... Poi, nel 1992, al termine di un concerto, lo va a trovare Rick Rubin, il barbuto e corpulento produttore che prima di mollare tutto e trasferirsi in California con la sua nuova impresa, la casa discografica che si chiama semplicemente American, ha fatto le fortune dei rapper newyorkesi Run DMC, LL Cool J, Beastie Boys. Incredibilmente, l'incontro cambia la vita a entrambi. «Abbiamo parlato, ma avremmo potuto tacere e comunicare senza parole. Sarebbe stato lo stesso, avremmo sentito la stessa empatia», dirà poi Rubin. Cash gli si affida completamente, e registra un po' di canzoni — chitarra e voce - a casa di Rubin, a Los Angeles, e un altro po' a casa sua, nei