Pierangelo Bertoli

«Canterò le mie canzoni per la strada / ed affronterò la vita a muso duro / un guerriero senza patria e senza spada / con un piede nel passato / e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.»

Il 7 ottobre del 2002 ci lasciava Pierangelo Bertoli, cantautore e interprete unico della musica popolare italiana. Uomo straordinario dentro e fuori dal palco ha sempre raccontato nelle sue canzoni gli ultimi, gli emarginati, i lavoratori e i ribelli di ogni sorta. Con il suo lavoro ha denunciato le storture della nostra società, l'oppressione e lo sfruttamento, le contraddizioni e la violenza del potere. Artista profondissimo ha saputo dare un contributo eccezionale alla lunga tradizione delle ballate. Sempre in prima linea nell'impegno civile, sociale e politico, resta un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono fare della musica uno strumento di lotta e di emancipazione collettiva.

“Nelle notti del tuo navigare quando i fuochi si spengono Quando intorno non trovi che il mare e le rive ti mancano Chissà se c'è un porto che ti attende, se una luce brillerà Se il tuo regno solitario prima o poi mi attraccherà Non so niente di quello che vuoi Ma so che vorrei forse un attimo innocente che col tempo passerà Una specie di rivolta contro questa società che ti toglie la vita che è in te E tu…non lo sai.”

Cannibali e Re

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