Lyle Lovett - 12th of June (2022)

 di Marcello Matranga

Sono sincero. Lyle Lovett mi è sempre piaciuto, e non poco. Autore di alcune delle canzoni più belle tra quelle che hanno costeggiato i confini di un country songwriting allungandosi al Jazz  quando è entrata in scena la Large Band, in realtà includendo anche Blues, Folk, Swing. Non pago di tutto ciò, Lovett ha svolto anche un'intensa carriera di attore, con ruoli di rilievo in films e TV series (mi viene in mente The Bridge). E stato sposato con la splendida Julia Roberts. Insomma la vita gli ha dato delle belle soddisfazioni. Il tutto con una classe immensa, frutto di una talento cristallino e di una modestia sorprendente.Mettete il tutto insieme, ed avrete uno dei musicisti più amati del panorama musicale americano.

Chiuso il contratto che lo ha legato alla MCA/CURB fin dagli inizi della sua carriera, Lovett approda adesso ad un'altra label di tutto rispetto, la Verve Records. E questo debutto non poteva essere migliore. 12th Of June è un disco personale, quasi intimo, che racconta della vita col la sua famiglia a Klein, piccola cittadina non distante da Houston (Texas). Il nome deriva da Adam Klein, un immigrato tedesco il cui più noto pronipote è proprio Lyle Lovett che lì è cresciuto. Ed infatti, leggendo i testi dei pezzi scritti da Lyle per questo disco, appare evidente che siano la moglie ed i suoi figli ad aver dato lo spunto per la stesura degli stessi. "Lo scopo di questo disco era proprio quello di scrivere di questo e di pensare alla vita in generale", ha dichiarato Lovett in una intervista recente a Texas Monthly.

Sette canzoni sono frutto di questo processo, e fra queste vi sono perle assolute come la splendida Her Loving Man, una ballata classica nello stile di Lovett, dove giganteggia la steel guitar affidata a Paul Franklin che, con il pianoforte di Jim Cox, disegna una country love song di rara bellezza. Così come avviene nella struggente title track. Pants Is Overrated è piacevole, molto ricca musicalmente. Potrebbe vagamente rimandare a pezzi tipo My Baby Don't Tollerate. Pig Meat Man rimane sul genere di Pants Is Overrated, con una struttura musicale molto ricca, ma non ingombrante. The Mocking Ones  è una classica slow country song 100% Lyle Lovett, molto dolce ed evocativa.Are We Dancing potrebbe essere un pezzo di un ipotetico soundtrack anni ambientato negli anni cinquanta. Bellissimo l'arrangiamento del pezzo, e come non lasciarsi affascinare da Lovett che canta in ounta di voce. Il passo finale spetta a On A Winter's Morning che a me da la sensazione di un pezzo che potrebbe essere scritto da o per Randy Newman. Notevolissimo a mio avviso.

Ma se l'anima del disco è  fissata a Klein, la tradizione Jazz di casa Verve trova in Lovett sponda perfetta per dar corpo con i suoi musicisti a ben quattro splendide cover a partire da Cookin' at the Continental del pianista e compositore Horace Silver. Seguono altre tre cover di standard jazz: Straighten Up and Fly Right di Nat King Cole, Gee, Baby, Ain't I Good To You  che arriva dal songbook di Andy Razaf e Don Redman, e Peel Me A Grape, tutte impreziosite dalla bellissima voce di Francine Reed, cantante della Large Band. "Gli standard che abbiamo registrato sono canzoni che abbiamo suonato negli ultimi due tour. Quindi ho voluto registrarli per la band e per le persone che ci hanno visto eseguirli dal vivo" ha dichiarato Lyle nel corso della medesima intervista citata poco sopra.

Produzione perfetta affidata all'esperto Chuck Ainlay, espertissimo e spesso a fianco di Mark Knopfler, ed allo stesso Lovett. In conclusione un ritorno segnato da una serie di pezzi convincenti che ci fanno augurare che Lovett non ci faccia attendere altri dieci anni per poterlo riascoltare. Anche perchè di canzoni e di dischi così noi sentiamo ancora un gran bisogno.

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