Okkervil River – In The Rainbow Rain (2018)
di Gianluca Lambiase Le ultime elezioni presidenziali statunitensi hanno generato tanti dischi pieni di rabbia, dissenso, malinconia e più in generale un clima di forte tensione. Will Sheff alle ultime elezioni non ha neanche votato ma forse come in una sorta di resilienza tutta personale, subito dopo averne conosciuto l’esito, si è chiuso in studio per scrivere un disco inaspettatamente più positivo e ottimista. Per i suoi Okkervil River la scelta di optare per questa soluzione coincide con un cambio di rotta stilistico molto chiaro quanto inaspettato, meno incline all’autoriflessione nichilista e più propenso ad un’apertura verso brani scritti in accordi in maggiore. In The Rainbow Rain si riempie così di canzoni che partendo dagli stilemi del più classico rock springsteeniano di matrice roots si orienta verso le soluzioni più disparate, da momenti gospel (Don’t Move Back To LA) a ballad spensierate, tenendo però sempre ben salde al centro serene, caldi e accoglienti melodie (Fa