23 grandi canzoni di Neil Young #3

Helpless
(Déja vu, 1970)

Crosby, Stills e Nash esistevano già da un disco, ma con Déja vu diventarono Crosby, Stills, Nash & Young, un marchio effimero ma definitivo come Gianni e Pinotto, o Procter & Gamble. Young non si mescolò agli altri: si mise buono da una parte quando non toccava alle sue canzoni, e chiese ai tre di fare lo stesso con le sue, che sono a tutti gli effetti canzoni di Neil Young. In “Helpless” gli altri si limitano al coretto: è una canzone dolcissima di ricordi autobiografici, che comincia con “c’è una casa in North Ontario” (la piccola casetta in Canadà, insomma) e poi ha un verso inverso (un po’ come la faccia sovrapposta a quella di chissà chi altro in “Rimmel”): “blue blue windows, behind the stars”. Ne fece una gran versione con la Band (quella con la bi maiuscola, quella con il “the” davanti), registrata in The last waltz.
(Aneddoto scabroso: il regista del relativo film sul concerto celebrativo della Band, Martin Scorsese, dovette fare i salti mortali per occultare il baffo di cocaina che si vedeva uscire dal naso di Young durante “Helpless”).

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