AA.VV. - Pretty In Pink (o.s.t.) (1986)

John Hughes non suona famosissimo oggi, ma per 15 anni, dal 1980 al 1995 è stato una sorta di gallina dalle uova d’oro per un genere cinematografico, i film per i ragazzi, collezionando successi che ancora oggi ricordiamo: basta dire che è lo sceneggiatore di Mamma Ho Perso L’Aereo e Beethoven. Ma prima ancora fu anche regista, a metà degli anni ‘80, di una serie di film sugli adolescenti che hanno segnato un certo tipo di immaginario, come Una Pazza Giornata Di Vacanza del 1986 (che la Biblioteca del Congresso USA ha deciso di inserire nella lista dei film da preservare per i valore artistico, culturale o estetico del lavoro) e una serie di film con protagonista una giovane attrice, Molly Ringwald, che con i suoi capelli rossi e il broncio naturale fece innamorare una generazione intera di ragazzi. Tra i film, Sixteen Candles - Un compleanno da ricordare del 1984, The Breakfast Club del 1985 (un culto, anch’esso nel Registro di conservazione della Biblioteca del Congresso) e il film di oggi, Pretty In Pink (in italiano Bella in Rosa) del 1986. La trama è semplice:, Andie Walsh (la Ringwald) è una studentessa che lavora part-time in un negozio di dischi, gira su una macchina rosa e vive con il padre disoccupato non ancora ripresosi dall'abbandono della moglie. Grazie a una borsa di studio, ha l'occasione di frequentare una facoltosa scuola frequentata da ricchi e snob figli di papà: sentendosi inadeguata all’ambiente e per l’astio degli altri studenti viene presa in giro dai suoi compagni ed è costretta a cucirsi gli abiti per apparire sempre diversa. L'amico d'infanzia Duckie (Jon Cryer, con lei anche in The Breakfast Club) è da sempre innamorato di lei e la corteggia, ma Andie si innamora di Blane (Andrew McCarthy) , ragazzo di buona famiglia che la ricambia, invitandola al ballo scolastico, tirandosi però indietro dopo le pressioni di amici e genitori, che per lui sognano un futuro promettente al fianco di una ragazza di ben altro ceto sociale. Nonostante il rifiuto di Blane, Andie non si scoraggia e, confezionato un bellissimo abito rosa, chiede all'amico Duckie di accompagnarla al ballo, dove Blane, senza tenere in conto dei pareri contrari di coloro che lo circondano, dichiara il suo amore ad Andie. Duckie rendendosi conto di fare la cosa giusta si mette da parte, permettendo l'amore tra Andie e Blane. Il film fu un successo al botteghino, decuplicando i costi di produzione, e tra i meriti c’era anche una favolosa colonna sonora, che racchiude il meglio della new wave del tempo, con canzoni quasi tutte scritte appositamente per il film. Tra l’altro, Pretty In Pink prende spunto da una canzone degli Psychedelic Furs del 1981, Pretty In Pink appunto, dall’album Talk Talk Talk. Hughes, che aveva una certa passione per la musica, riuscì a farsi scrivere dei pezzi clamorosi: Orchestral Manoeuvres In The Dark per la prima versione della scena finale, dove Duckie bacia Andie che non va più da Blane, offrirono Goddess Of Love, ma una visione privata del film fece decidere il cambio del finale, e la band scrisse per questo momento If You Leave che divenne una hit internazionale. Suzanne Vega è accompagnata al piano da Joe Jackson nell’altrettanto famosa Left Of The Center. Hughes pesca Jesse Johnson, che fu uno dei co-protagonisti di Purple Rain di Prince, e gli fa cantare in pieno stile folletto di Minneapolis Get To Know Ya. Michael Hutchens scrisse il testo di Do Wot You Do (che per un errore di stampa non era il corretto What) su un foglietto di carta di un bar, e gli INXS non la pubblicarono che su una raccolta di rarità solo molti anni dopo. I New Order scrissero Shellshock, che addirittura comparirà prima nella colonna sonora che come singolo ufficiale (nel film verrà usata anche la b-side del singolo, Thievies Like Us che però non compare nella compilation), altro brano che arriverà nelle posizioni di classifica alte in mezzo mondo. Gli Echo And Bunnymen ri-registrarono per il film una nuova versione di una loro canzone, Bring On the Dancing Horses, che appariva in una loro compilation del 1985, Songs To Learn & Sing. Nel film appaiono anche tre canzoni simbolo del decennio: Round, Round di Belouis Some, anch’essa scritta apposta, e poi due miti degli anni ‘80, Wouldn't It Be Good di Nik Kershaw, dall’album Human Racing del 1984 (che aveva copertina e videoclip curati da Storm Thorgerson) e soprattutto quel capolavoro in meno di due minuti che è Please, Please, Please, Let Me Get What I Want dei The Smiths, dove Morrisey e Johnny Marr racchiudono la grazia e la potenza della liberazione da un dolore in meno di due minuti, con finale affidato al mandolino suonato dal produttore John Porter. Per il successo del film e dei brani, per la riuscita amalgama dei brani con le scene del film e per il fatto che molte canzoni divennero famosissime, la colonna sonora è considerata una delle migliori di tutti i tempi. Nel film un cameo lo ebbe pure Dweezil Zappa, che all’epoca era un volto famoso di MTV America, che ebbe anche una storia d’amore con Molly Ringwald, divenendo invidiatissimo da un’intera generazione di ragazzi innamorati di quella rossa dal broncio irresistibile.

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