Questi sono una buona parte dei dischi ascoltati (ventisei) e recensiti (una ventina) usciti nel duemilatredici. Risulta chiaro che la produzione in termini quantitativi è stata buona, non da meno quella qualitativa. Anche in assenza di "capolavori", la media è stata buona/ottima, molte le ottime conferme: Femi Kuti, Yorke e compagni, The National, Yo La Tengo, Nick Cave, Mavis Staples, Arcade Fire e altre le buone: Editors, Sigur Ros e Okkervil River. La cosa più importante di questo duemilatredici è però l'aver scoperto delle band/single che, anche se non nuovi come produzioni, lo sono stati per le mie orecchie: Caveman, Phosphorescent, Kurt Vile, Mikal Cronin, Jonathan Wilson e i Tamikrest, solo per fare qualche nome. Qui sotto la mia classifica che, in linea di massima, è in ordine di preferenza. 1) Femi Kuti - No Place For My Dream La vita dei figli d’arte ha due facce, quella comoda del giovane ricco e privo di problemi, e quella resa difficile dal continu