I Get Around - The Beach Boys (1964)
Non aspettatevi niente di particolarmente profondo, dal punto di vista testuale, dai Beach Boys. Quello che cantano è un mondo dorato e spensierato, fatto di spiagge e macchine, ragazze e adolescenza che nessuno vuole pensare possa svanire. I Get Around e però decisamente fresca e innovativa sotto l'aspetto musicale. Intanto, parte con il ritornello e si sviluppa con due sole strofe; poi ha un ottimo stop-start rhythm e un bel gioco di chitarre, con una molto astuta quasi-citazione di La Bamba che dura lo spazio di pochi secondi, ma aumenta il tasso di dipendenza. Anche se sembra strano, questo brano cambiò la vita di Alice Cooper, che svilupperà poi gusti molto diversi, ma che nel 1964 rimase folgorato dai Beach Boys: «La prima volta che ascolai 1 Get Around pensai che tutto quello che mi serviva nella vita era una macchina, una ragazza e una radio che trasmetteva i Beach Boys».
Curiosamente, I Get Around è stata al centro di una disputa legale. Nel novembre del 1969 il padre dei fratelli Wilson, Murry Wilson, fece la mossa più stupida che un manager potrebbe tare: vendette il copyright sulle canzoni dei Beach Boys per meno di 700.000 dollari, una bella cifra in assoluto, ma bruscolini rispetto a quanto i Beach Boys tatturavano e, soprattutto, a quanto avrebbero potuto fatturare nel tempo. Brian Wilson iniziò così una lunga causa contro il padre che riuscì a vincere solo nel 1992. Fu proprio allora che Mike Love, uno dei Beach Boys, fece a sua volta causa a Wilson accusandolo di non averlo accreditato come autore in una trentina di brani, tra i quali I Get Around. Per la cronaca, Mike Love vinse la sua battaglia legale. Oggi il suo nome compare regolarmente tra gli autori di questo splendido esempio di surf music.
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