Children Of The Revolution - T. Rex (1972)

Se Bowie è stato il divulgatore del glam, Marc Bolan ne è stato il fondatore. Per stessa ammissione di Bowie, senza di lui non sarebbe stato capace di spiccare il salto, «era il folletto che ha aperto la porta» (la aprirà anche a Suede, Placebo, e infiniti rappresentanti di altre generazioni). Si chiamava Mark Feld. Cambiò una lettera al suo nome e adottò come cognome d'arte una via di mezzo tra il suo stilista preterito, Bohan, e il cantante che aveva aperto gli orizzonti a tutti: Dylan. Viveva in bilico tra realtà e fantasia, fiaba e cronaca. Si innamorò della musica per un errore del padre, che portò a casa un disco di Bill Haley convinto che si trattasse di Bill Hayes, cantante inglese degli anni cinquanta che non aveva niente a che fare con il rock 'n' roll. Da lì, tutto si compie nel nome della musica e della moda, perché non si possono considerare Bolan e i suoi T. Rex solo da un punto di vista musicale. I T. Rex infatti sono stati, anche visivamente, il punto di raccordo tra il rock carnale e la stilizzazione mod. A parte alcuni fuochi, peraltro subito spenti, la sua carriera è stata troppo breve (morì a trent'anni in un incidente stradale) e sottovalutata. Periodicamente qualcuno si alza a rivendicarne la grandezza, ottenendo adesioni immediate e, poco dopo, un altro oblio.

(M. Cotto - da Rock Therapy)

 

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