Hard Sun - Eddie Vedder (2007)
Nel cinema il menage à trois per me indimenticabile è quello di Jules et Jim di Truffaut, seguito a ruota da The Dreamers di Bernardo Bertolucci. Ma c'è un altro triangolo che voglio citare. E quello di Ilona arriva con la pioggia di Chiabrera, tratto da un libro di Álvaro Mutis, scrittore adorato da De Andrè. Il film non è riuscitissimo, ma c'è uno scambio di battute leggendario, quando Ilona decide di abbandonare i suoi due uomini, con i quali ha diviso il tutto che cercavano e il niente che avevano. È un momento drammatico. Lei rompe un silenzio che pare eterno con una domanda da gelo nelle ossa: «Cosa farete senza di me?». La risposta è meravigliosa: «Ti cercheremo».
Io, nel rock, ho sempre cercato una storia, una trama, una musica (epica o desertica) che mi facesse vibrare il cuore. Soprattutto, ho sempre cercato una voce che mi entrasse dentro, che mi portasse nella canzone prima ancora di capire di che cosa parlasse.
Eddie Vedder ha questo tipo di voce. Quando è con i mitici Pearl Jam e quando è da solo.
L'operazione di scarnificazione della colonna sonora tradizionalmente intesa che ha fatto con Into the
Wild di Sean Penn toglie il fiato. Oltre alle composizioni originali, ha riletto Hard Sun, un vecchio brano del 1989 di Gordon Peterson, un artista canadese che con il nome d'arte di Indio aveva inciso un grande album, Big Harvest. Siccome la vita è strana, dopo aver visto Into the Wild Peterson ha lodato film e colonna sonora, ma poi ha fatto causa a Vedder, per non avergli chiesto il permesso di cantare Hard Sun.
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