Babylon - David Gray (1998)
Per uscire dal grigio del suo nome e della sua Manchester, David Gray ha scelto i colori che mai sbiadiscono del grande cantautorato americano e irlandese: il Fred Neil di Everybody's Talkeing, lo Springsteen di Philadelphia, il Dylan che incendia con il cerino dell'intimismo, il Van Morrison di Astral Weeks. Maledettamente romantico, appassionatamente malinco-nico, spontaneo, rauco nella sua profonda desolazio-ne, grezzo come i diamanti non trattati, vulnerabile e al tempo stesso resistente come un rifugio scavato nella roccia. Babylon uscì nel profondo di un'estate ma sembrava anticipare l'autunno.
Per qualche mese si pensò a David come al nuovo Golia, lui che aveva faccia da perdente e look da dopo. lavorista. Non vi fu seguito, nessun'altra estate con foglie morte sulla spiaggia. Episodio unico, Babylon. Ma se lo riascolti, anche a distanza di tempo, c'è ancora luce.
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