Richard And Linda Thompson - I Want To See The Bright Lights Tonight (1974)
Nel 1972, quando abbandona i leggendari Fairport Convention, gruppo cardine della rivoluzione del folk sulla via della sua elettrificazione, ha poco più che venti anni. E già allora era unanimemente considerato un talento prodigio e cristallino. Abbandona un gruppo popolarissimo e autore di dischi capolavoro per seguire la sua visione di musica, una nuova via britannica al folk, che mescoli insieme il rock'n'roll con le cantate popolari dei secoli precedenti, strumenti ad arco con la sua fidata chitarra elettrica, dulcimer e fisarmoniche. Nello stesso anno pubblica il primo tentativo, Richard Thompson Starring As Henry The Human Fly, dove è aiutato da un pezzo dei Fairport (la voce inarrivabile di Sandy Denny e il basso-guida di Ashley Hutchings) dove sperimenta questo mix che è ancora acerbo, come la sua voce (nei Fairport non era il cantante principale) ma che ha le prime canzoni gioiello (The Angels Took My Racehorse Away, che stilla britishness in ogni nota) e le prime grandiosi ballate (The Poor Ditching Boy o l'altrettanto bella The Old Changing Way). Tra le coriste c'è una giovane cantante, con pochissima esperienza, Linda Peters: diventerà in pochi mesi la moglia di Richard e tutto è pronto per il primo disco da duo. Le premesse tuttavia non sono rosee per questo lavoro. Il precedente fu un mezzo fiasco commerciale e solo i buoni rapporti di Thompson con il boss della Island, Chris Blackwell, permisero la pubblicazione del lavoro. Che infatti fu registrato in pochissime sedute ai Sound Techniques studio nel quartiere di Chelsea a Londra, con l'aiuto dell'ingegnere del suono e comproprietario John Wood, per si dice un paio di migliaia di sterline per un paio di settimane nel Maggio 1973. Forse anche per questo il disco, che ha una sua aura tutta particolare, è dark e malinconico, ma di un fascino incredibile, che all'epoca fu del tutto ignorato (tanto che il disco fu pubblicato fuori dalla Gran Bretagna soltanto nel 1983, in uno dei picchi di fama di Richard e Linda) e da allora è considerato uno dei capolavori del folk rock britannico.
Linda ha una voce sorprendente e si lega magnificamente, in una sorta di incrocio fuoco e ghiacco, con quella ruvida e bassa di Richard. I Want To See The Bright Lights Tonight esce nell'Aprile del 1974, dopo quasi un anno dalle sessioni con Wood. le canzoni che lo compongono sono meravigliosamente dolenti, disegnando i contorni di una umanità stanca e disillusa, sofferente, quasi senza speranza. Si passa da ballate elettriche che sanguinano sofferenza come la spettacolare Calvary Cross, o l'altrettanto dolente When I Get To The Border, elegia di chi sta scappando dal brutto del mondo (A one way ticket's in my hand\Heading for the chosen land\My troubles will all turn to sand\When I get to the border). Sono canzone che parlano di alcool, come Down Where The Drunkards Roll, rifugio per lo stordimento. In Linda Thompson, Richard ha trovato una collaboratrice eccezionale e una cantante di livello mondiale; Linda possedeva una voce chiara e ricca come quella di Sandy Denny, ma con una forza che poteva facilmente sostenere il materiale spesso pesante di Richard, e si dimostrò capace di affrontare qualsiasi cosa le venisse presentata, dal country di Withered And Died fino alla parata di personaggi da circo di The Great Valerio, dal sapore brechtiano con una parte finale strumentale che ha il sapore di una composizione di Erik Satie. Thompson se nella canzone più dark del disco, The End Of The Rainbow è più desolatante che mai quando canta: Life seems so rosy in the cradle,\But I'll be a friend I'll tell you what's in store\There's nothing at the end of the rainbow\There's nothing to grow up for anymore, regala una speranza nella title track, cantata da entrambi, con il famoso riff rock'n'roll dei bei tempi e gli ottoni della CWS Manchester Band, all'epoca la più grande brass band del paese, perchè ci si può divertire con poco ogni tanto: Meet me at the station, don't be late\I need to spend some money and it just won't wait\Take me to the dance and hold me tight\I want to see the bright lights tonight.
Come accennato il disco venne quasi del tutto ignorato, tanto che l'anno successivo, nel 1975, Hokey Pokey è un disco decisamente più leggero e scanzonato, e la coppia tra alti e bassi continua a scrivere, a suonare e a fare concerti, riuscendo a garantirsi un certo seguito. Ma è il momento della riscoperta di questo capolavoro che è particolare: fu infatti ristampato appena dopo il loro nuovo capolavoro, Shoot Out The Light (1982), che anche nel titolo chiude un cerchio relazionale, dato che è l'ultimo come marito e moglie; è decisamente il più rock dei loro lavori, e racconta quasi come un film di Bergman la fine della loro storia d'amore, con l'aiuto decisivo in cabina di registrazione di Joe Boyd, grande talent scout e produttore dei Fairport Convention. In esso una canzone di Linda, drammatica nella sua bellezza, Walking On The Wire, dice:
Too many steps to take Too many spells to break Too many nights awake With no one else This grindstone's wearing me And your claws are tearing me Don't use me endlessly It's too long It's too long to myself.
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