Bombino - Sahel (2023)
di Piermattia Vantaggi
Il guitar hero nigerino Goumar Almoctar, alias Bombino, pubblica il suo nuovo album per Partisan Records. All’interno dell’ultimo lavoro dell’eroe folk ritroviamo tutte le sonorità che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso del tempo, disco dopo disco. “Sahel”, questo il titolo della produzione, prende il nome dall’omonima regione africana che si estende da est a ovest dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso e rappresenta un attesissimo ritorno sulle scene per il musicista tuareg. Dopo l’uscita di “Deran” nel 2018, produzione che gli è valsa la nomina ai Grammy (traguardo importante poiché Bombino è il primo nigerino ad essere nominato per tale premio), l’artista si era parzialmente ritirato dalle scene per sviluppare nuove canzoni e idee.
Per dare vita a “Sahel”, Goumar è stato affiancato dal produttore gallese David Wrench (David Byrne, Frank Ocean, The xx, Sampha) trasferendosi con la sua band a Casablanca per realizzare l’album in soli dieci giorni. Questa nuova produzione presenta i giudizi più incisivi che siano mai stati formulati da Almoctar in merito a diverse questioni culturali che lo riguardano personalmente. Egli, infatti, canta delle divisioni interne del popolo tuareg, la paura dell’esilio, la progressiva perdita d’identità della sua cultura:
Even though geographically the Sahara desert is our home, so many of the Tuareg people are denied or deprived of certain basic necessities throughout the region. This has been motivating me a lot, the types of songs I sing and why. I want to get people thinking about the Tuareg, to represent those people who haven’t been represented. They really need a voice
Ci troviamo dunque di fronte a uno dei dischi più politici di Bombino, un album che non prova vergogna nel trattare temi identitari, che non ha paura di esporsi nei riguardi delle problematiche che da anni ormai affliggono il Niger.
Per quanto riguarda il lato musicale, Almoctar e la sua fidata band sono riusciti a confezionare dieci tracce davvero riuscite, che alternano momenti tipicamente desert blues a tracce più rilassate, che riecheggiano di world music. L’abilità chitarristica del musicista nigeriano credo sia fuori di dubbio, Bombino è infatti una delle personalità più riconoscibili del panorama rock contemporaneo, forte della contaminazione che anima la sua musica. Il rock e il blues qui si fondono con le scale e la musica tuareg, nordafricana e maliana, creando una miscela perfettamente dosata che convince appieno, soprattutto dal vivo, dove Goumar e la sua band propongono performance davveroindimenticabili.
Assieme a diverse realtà come quella dei Tinariwen, Tamikrest, Mdou Moctar e tanti altri, Bombino propone una musica identitaria, assolutamente emblematica dei tempi che corrono. Grazie alla sua abilità musicale, alla band preparatissima e alla riuscitissima opera di contaminazione che porta avanti, l’eroe folk nigerino si riconferma una delle voci più interessanti del desert blues nonché della world music.
Consiglio dunque l’ascolto a chiunque, invitando ad andare ad ascoltarlo dal vivo, visto che in occasione dell’uscita di “Sahel” Bombino partirà per un lunghissimo tour internazionale che toccherà anche l’Italia.
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