Grace - Jeff Buckley (1994)

Muoversi come un personaggio in cerca d'autore, tra demonio e santità, inseguendo qualcosa di cui si ignorano i lineamenti, convinto comunque che la tua missione sia continuare a cercare. La maledizione dell'artista, vagare per sentieri e calli guardando cose e persone per specchiarsi un giorno in qualcosa o qualcuno che cancelli la solitudine. Jeff Buckley saliva sul palco dell'Olympia di Parigi, nel luglio del 1995, meno di due anni prima della fine, e in ginocchio davanti alla platea, profeticamente cantava: "Ricordatevi di me, dimenticate il mio destino".

(M. Cotto - da Rock Therapy)

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