The Turtles - The Turtles Present The Battle Of The Bands (1968)

Il disco concept di oggi è uno dei dischi più originali degli anni ‘60, ad opera di una band che ha centrato il successo, clamoroso, in un paio di occasioni, con almeno un paio di canzoni immortali. Tutto inizia a Westchester, in California, nel 1963, dove tre ragazzi amanti del surf, Howard Kaylan, voce, Chuck Portz al basso e Al Nichol alla chitarra formano un gruppo, i Nightriders. In poco tempo mettono in formazione un altro cantante, Mark Volman, un altro chitarrista, Jim Tucker e la batteria di Donald Ray Murray. Diventano i Crossfires e l’unico “successo” è una cantilena nonsense, One Potato Two Potato, che arriva nelle prime 50 canzoni della classifica delle vendite. Erano quasi sul punto di sciogliersi dopo anni di concerti nei club di Los Angeles, quando firmano per una nuova etichetta discografica, la White Whale Records, e cambiano nome prima in The Tyrtles, in omaggio ai The Byrds (che con la y storpiano birds) ma alla fine si firmeranno semplicemente The Turtles. La prima apparizione dal vivo è già clamorosa: suonano davanti a 50 mila spettatori come band di apertura agli inglesi Herman’s Hermit al Rose Bowl Stadium di Los Angeles. Abbandonano lo stile surf rock, in netto declino, e si aprono alle influenze delle band britanniche che stavano scombinando i gusti musicali americani e al folk rock alla The Byrds, che manteneva botta. Il primo disco è It Ain’t Me Babe del 1965, che prende il titolo dalla meravigliosa canzone di Bob Dylan, la cui cover dei Turtles è il loro primo singolo di successo. Dallo stesso disco è anche Let Me Be, scritta per loro da P.F. Sloan, che aveva proposto anche alla band un’altra canzone, ben più “impegnata”, Eve Of Destruction, poi successo mondiale di Barry McGuire. L’anno successivo tocca a You Baby, che è uno dei primi dischi chiaramente psichedelici del periodo, e ha altri due singoli che vanno in classifica, I Get Out Of Breath e You Baby. L’anno successivo, arriva la canzone che li consegna alla storia: Happy Together, brano che è presente nell’omonimo disco, è una canzone scritta da un duo di autori, Gary Bonner e Alan Gordon, che era stata scartata da decine di artisti; nella versione dei Turtles diventa una delle canzoni del Secolo, aiutati anche dalla mano di Gene Clark dei Byrds che fece entrare nella formazione Chip Douglas, bassista e arrangiatore di grande classe. Dopo un greatest hits voluto dalla White Whale per far tesoro del momento di grazia, nel 1968 la band sceglie di fare un disco davvero sorprendente. Pensano ad disco dove la band si “traveste” da tante formazioni proponendo in ogni canzone uno stile musicale diverso, in una sorta di simulata gara tra gruppi, registrato anche dando la sensazione che siano eseguiti da gruppi diversi. In copertina la band è in tenuta da gran gala come hosting band per le altre partecipati, e in ogni brano le canzoni sono eseguite da “gruppi differenti”( solo sulla coarta, poi sono sempre i Turtles a suonare). The Turtles Present The Battle Of The Bands è un concept davvero inusuale: si passa dalla psichedelia di The Last Thing I Remember allo R&B addirittura strumentale di Buzzsaw; si ritorno all’amato surf rock, la splendida Surfer Dan, addirittura si vira verso la musica tradizionale, come il bluegrass di Chicken Little Was Right, Kamanawanalea è una canzone su un fantomatico dio hawaiano (“the god of lust and perversion”). Food nel testo elenco gli ingredienti e la ricetta per fare dei brownies (alla marijuana).You Showed Me, scritta da Roger McGuinn e Gene Clark de The Byrds, andò in top 5, Earth Anthem, secondo il libretto del mio disco, fu registrata alle 3:00 del mattino a lume di candela per esprimere al meglio le sensazioni che il brano voleva esprimere. La prima traccia, introduttiva, The Battle Of The Bands, fu scritta da Harry Nillson, quello di Everybody’s Talking. Il singolo, Elenore, una delle prime canzoni ad usare i sintetizzatori (azionati da Paul Beaver) diventerà anche un successo in Italia nella versione di Gianni Morandi Scende La Pioggia (1969) con cui vince Canzonissima. La band incide un altro disco, Turtle Soup (1969) con addirittura Ray Davies dei The Kinks come produttore, ma non ottiene il successo che si aspettava e, complice anche la crisi della White Whale, si sciolgono nel 1970. Volman e Kaylan vanno a suonare con Frank Zappa con il terrificante nomignolo di Phlorescent Leech & Eddie. Rimangono un piccolo spaccato di una stagione musicale fenomenale e anche un tentativo, per certi versi unico, di un disco che con il sorriso prende un po’ in giro il mondo musicale dell’epoca.

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