Hellhound on my trail - Robert Johnson (1937)
Una delle ventinove magiche canzoni di Robert Johnson, le sole che abbia lasciato in testamento prima di restituire, come da leggenda, l'anima al demonio. Partendo da una frase, quella del titolo, che molti bluesmen prima di lui avevano utilizzato in altre composizioni, Johnson costruisce un percorso di terrore e buoi, paura e tormento. Rispetto ai predecessori, Johnson non si limita a cantare una possibilità, quella che i cerberi, i feroci mastini posti a guardia delle porte dell'inferno, siano sulle sue tracce. Quello che canta Johnson è la certezza che ciò stia accadendo, per ammonirlo che il momento è vicino, la fine prossima.
(M. Cotto - da Rock Therapy)
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