I 100 Album Jazz che hanno sconvolto il mondo #28 #27 #26

ART BLAKEY: MOANIN' (NOTA BLU)

Blakey (d), Lee Morgan (t), Benny Golson (ts), Bobby Timmons (p) e Jymie Merritt (b). Ric. 1958

Blakey era al piano terra quando si trattava dell'evoluzione dell'hard bop nel soul jazz, avendo co-diretto i primi Jazz Messengers con Horace Silver nel 1956. Nel 1958 aveva sperimentato una serie di versioni della band, con questo che diventa la versione del progetto per il prossimo mezzo decennio. Con Benny Golson e Bobby Timmons che forniscono inni hard bop come la sigla del titolo, 'Along Came Betty' e 'Blues March', e i solisti in prima linea che perfezionano le loro lunghe ed elaborate linee post-bop nel più breve e conciso soul-based linee hard bop della fine degli anni '50, questa band di Blakey, e questo album di Blakey, definirono il soul jazz. (KS)

CECIL TAYLOR: AL CAFÉ MONTMARTRE (DEBUTTO)

Taylor (p), Jimmy Lyons (as) e Sunny Murray (d). Ric. 1962

Taylor era stato una spina nel fianco del moderno mondo del jazz americano dalla metà degli anni '50 con il suo approccio intransigente al fare musica, ma fino a questa data live registrata a Copenaghen dall'etichetta danese Debut non aveva fatto i passi decisivi nel suonare liberamente che avrebbe rivoluzionato le basi stesse del ritmo jazz. Qui, Taylor, Lyons e Murray si lanciano alla rinfusa nella musica senza confini metrici, spalancando un vaso di Pandora di possibilità che sarebbe stato studiato intensamente da ogni avant-gardista jazz di tutto il mondo per i prossimi 20 anni. Inoltre, il modo di suonare di Taylor in questa data è stato il primo assaggio registrato della sua capacità di sostenere un tale calore bianco per periodi di tempo di gioco simili a Coltrane. (KS)CD ristampato su Revenant come Nefertiti – The Beautiful One Has Come.

BUD POWELL: IL GENIO DI BUD POWELL (CLEF/VERVE)

Powell (p), Ray Brown (b) e Buddy Rich (d).

Ric. 1950-51 Due brani di Herculean trio - "Tea For Two" e "Hallelujah", entrambi presi a velocità vertiginosa - costituiscono il contributo del 1950 qui. Con il beneficio dello spazio extra sul CD, ci vengono offerte due riprese extra di "Tea For Two", che ci danno una lezione oggettiva su come Powell ha sviluppato il suo materiale, oltre a mantenere la sua incredibile creatività improvvisativa. Ma i veri gioielli di questo album sono le otto selezioni da solista registrate nel febbraio 1951. Il livello di invenzione raggiunto da Powell mette questo recital alla pari con qualsiasi cosa negli annali registrati del pianoforte jazz e lo rende fondamentale per l'ascolto jazz richiesto. (KS)

I 100 album jazz che hanno sconvolto il mondo sono stati ideati e compilati da Jon Newey e Keith Shadwick con il contributo di Stuart Nicholson, Brian Priestley, Duncan Heining, Kevin Le Gendre, Charles Alexander e Tom Barlow per JazzWise

Tradotto con Google Traslate

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