DIZZY GILLESPIE: SHAW 'NUFF (MUSICRAFT) Gillespie (t), Charlie Parker, Sonny Stitt (as), Dexter Gordon (ts), Clyde Hart, John Lewis, Frank Paparelli (p), Milt Jackson (vb), Chuck Wayne ( g), Ray Brown, Curly Russell, Slam Stewart (b), Sid Catlett, Kenny Clarke, Cozy Cole, Shelly Manne (d) e Sarah Vaughan (v) e molti altri. Ric. 1945-6 Coloro che conoscono Gillespie solo dai suoi sforzi degli anni '50 in poi non possono avere idea della vera forza della natura che suonava la sua tromba negli anni '40. Questa raccolta di CD dei primi lati sotto la sua guida, realizzata per piccole etichette come Guild e Musicraft, ti lascerà a bocca aperta per lo stupore mentre offre costantemente idee che superano anche quelle di Parker. Giusto per renderlo interessante, Gillespie ha anche scritto alcuni degli inni bop più duraturi, e molti di loro fanno le loro prime uscite qui. Queste sessioni, come i Parker Savoy, sono le sacre tavolette del bop. (KS)
SUN RA: THE HELIOCENTRIC WORLDS OF SUN RA VOLUME 1 (ESP-DISK) Sun Ra (p, mba, cel, perc), Chris Capers (t), Teddy Nance (tb), Bernard Pettaway (b tb), Danny Davis ( f, as), Marshall Allen (picc, as, perc), Robert Cummings (bcl, perc), John Gilmore (ts, perc), Pat Patrick (bs, perc), Ronnie Boykins (b) e Jimhmi Johnson (perc) . Ric. 1965 Ra stava realizzando album per la sua etichetta Saturn da un decennio quando questo è uscito tramite ESP-Disk, ma questo è stato il primo ad avere un ampio impatto a causa non solo della natura senza precedenti della musica (alcuni brani suonano più vicino alla musica buddista tibetana di qualsiasi altra cosa suonata in America all'epoca) ma anche al fatto che ESP-Disk, una piccola etichetta che faceva un grande rumore all'epoca, fu effettivamente distribuita fuori Chicago e New York e fece anche schizzi a livello internazionale. Ra era sulla mappa in vinile e non si è mai guardato indietro. Prossima fermata, Giove. (KS)
SONNY ROLLINS: THE BRIDGE (RCA VICTOR) Rollins (ts), Jim Hall (g), Bob Cranshaw (b), Ben Riley e Harry Saunders (d). Ric. 1962 C'è una curiosa riluttanza da parte di alcuni a riconoscere che Rollins è tornato dal suo esilio volontario del 1959-61 come un musicista più completo e affascinante. The Bridge ne è la testimonianza duratura: ha liberato ogni bagaglio stilistico, guida dal davanti, gioca con un nuovo equilibrio e freschezza e con un'identità unica che è rimasta intatta fino ai giorni nostri. Sebbene Rollins della fine degli anni '50 possa essere la roba per far ansimare i critici, questo era il modello per tutte le future iniziative creative di Rollins, siano esse d'avanguardia o retrò o semplicemente Sonny. Musica imbattibile. (KS)
I 100 album jazz che hanno sconvolto il mondo sono stati ideati e compilati da Jon Newey e Keith Shadwick con il contributo di Stuart Nicholson, Brian Priestley, Duncan Heining, Kevin Le Gendre, Charles Alexander e Tom Barlow per JazzWise
Tradotto con Google Traslate
Commenti
Posta un commento