Ella Fitzgerald: Nostra Signora della Canzone
Ella Fitzgerald, la “First Lady of Song’. Il debutto a diciassette anni, venticinque milioni di dischi venduti e una serie di compositori a sua disposizione, da Gershwin a Porter, da Berlin a Ellington. La sua voce era inimitabile, le sgorgava dalla gola come acqua cristallina dalla sorgente, in maniera naturale, senza sforzo, senza prepotenza. Un dono di cui a volte sembrava inconsapevole.
Rimasta orfana a quattordici anni, passa l' infanzia tra orfanotrofi e quartieri malfamati di New York. Debutta giovanissima nel 1934 all'Apollo Theater di Harlem. L'occasione è una delle famose Amateur Nights, le serate dedicate agli artisti dilettanti. La giovane si presenta come ballerina, ma una crisi di nervi le impedisce qualunque movimento. Su incitamento del presentatore decide comunque di salire sul palco e comincia a cantare. Nonostante l'insicurezza vince il primo premio.
Viene notata dal noto batterista Chick Webb, che la vuole come cantante della sua band. Dal 1934 al 1939 canterà con lui: il suo stile vivace, colorato e vorticoso si rivela perfetto per il genere swing. Alla morte di Webb, l'orchestra continua a esibirsi con il nuovo nome di Ella Fitzgerald and Her Famous Orchestra.
Nel 1941 inizia la carriera solista, abbracciando nel tempo i più svariati generi musicali: swing, bebop, blues, samba, gospel, calypso. Si esibisce con i più importanti gruppi e interpreti solisti: il suo ruolo è quello di "strumentista della voce".
Negli anni 50 Lady Ella si esibisce in una tournée attraverso l'Europa e il Nord America, accompagnata dall'orchestra di Duke Ellington. Anche con Louis Armstrong instaura un sodalizio artistico che sarebbe sfociato nell'incisione di tre dischi: il celeberrimo Porgy and Bess, in cui i due si esibiscono interpretando l'omonima opera di George Gershwin, e due incisioni di standard jazz, Ella and Louis e Ella and Louis Again.
Dal 1956 al 1964 incide per la Verve Records e con la produzione di Norman Granz una serie di Songbooks, reinterpretando il repertorio composto dai più grandi autori americani.
Il concerto a Berlino nel 1960, da cui sarebbe stato tratto l'album Ella in Berlin: Mack the Knife, le vale un Grammy Award grazie alle improvvisazioni cariche di ritmo e brio.
Continua a incidere dischi fino a fine anni 70, si esibisce in tutto il mondo e compare in numerosi programmi televisivi, ospite di celebri colleghi quali Frank Sinatra, Dean Martin, Nat King Cole e Dinah Shore.
Negli ultimi anni il diabete di cui soffre fin da bambina peggiora drammaticamente (nel 1994 subirà l'amputazione di entrambe le gambe), eppure Lady Ella continua con grande forza d'animo a cantare in pubblico.
Muore il 15 giugno 1996 a Beverly Hills, in California, all'età di settantotto anni.
Ella Fitzgerald è stata attiva per 59 anni, ha inciso una settantina di album, venduto circa 40 milioni di copie e vinto 14 Grammy.
È stata una delle più grandi cantanti del Novecento, la prima ad abbattere le rigide divisioni tra canzone pop e standard jazz.
Non era dotata della sofferenza delle voci di Billie Holiday e di Bessie Smith, perfette per le corde blues, ma era la regina nell'infiammare il pubblico con la sua straordinaria duttilità vocale (aveva un'estensione di più di tre ottave, in grado di andare da elettrizzanti acuti a suadenti tonalità basse). Esibiva spesso la sua grande capacità di improvvisazione e i suoi virtuosismi nello "scat" (lo stile canoro tipico del jazz che consiste nell'usare la voce come uno strumento, cantando sillabe accostate casualmente). I suoi scat potevano durare oltre i cinque minuti, pur mantenendo una perfetta impronta melodica.
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