U2: Zoo Tv Tour. Uno dei tour più importanti della storia del rock

Zoo Tv Tour: Da The Joshua Tree ad Achtung Baby
Per il loro primo tour targato anni Novanta, gli U2, considerati la più grande rock band al mondo avevano un semplice obiettivo: reinventare completamente le proprie performance dal vivo. Gli U2 venivano da un periodo di profonda evoluzione, presentando un sensibile stacco con i suoni e le atmosfere del passato più recente, evoluzione iniziata con l’uscita di Achtung Baby nel 1991, una fusione rivoluzionaria di rock, pop, dance groove elettronici e krautrock.
La band aveva dunque bisogno di esprimersi in un tour che riflettesse la loro nuova musica, elegante e stimolante. “Siamo stati attratti da tutto ciò che ci avrebbe dato la possibilità di allontanarci dalla seriosità di Joshua Tree”, disse Edge, “che era diventata quasi soffocante”.

La concezione degli U2 come eredi della missione sociale del rock, era stata fondamentale per il raggiungimento della celebrità negli anni Ottanta. Ma poiché tutti i componenti della band erano comunque dotati di grande consapevolezza, si ritrovavano sempre più distanti da un’epoca segnata da gruppi come Nirvana e Pearl Jam, che lanciavano uno sguardo scettico sull’irresistibile eroismo rock di Joshua Tree.

Per il tour di Achtung Baby, gli U2 erano pronti a costruire un’atmosfera più rilassata, organizzando una vera e propria festa, anche se sovversiva, piena di immagini multimediali rappresentative di una chiara rottura dalla purezza dei loro palcoscenici anni Ottanta. “Il tour è stato concepito contemporaneamente all’album”, ha ricordato Bono nel 2005. “Alcune radio e nella fattispecie alcuni format come il Morning Zoo rappresentavano il vero fenomeno prima dell’avvento della reality TV, grazie a conduttori innovativi e particolarmente caustici come Howard Stern: era una radio aggressiva, grezza, che precorreva i tempi del The Jerry Springer Show. Il mondo si stava stancando della fiction … Volevamo fare un tour che facesse riferimento a questo fenomeno, che avvicinava maggiormente lo show alla realtà”.

Zoo TV Tour U2: nuove atmosfere ed un nuovo Bono Vox
L’estesa copertura di ogni fatto di cronaca fornita dai notiziari via cavo, era ormai un elemento caratterizzante della vita dei primi anni Novanta; durante la Guerra del Golfo, le immagini dei missili Scud che piovevano sull’Iraq erano diventate l’intrattenimento dell’ora di cena.

Gli U2 colsero questo nuovo aspetto della vita sociale del tempo, facendo dello Zoo TV Tour un’installazione artistica postmoderna che rifletteva la paralizzante cacofonia dell’era della TV via cavo, giocando di fronte ad un mosaico di schermi TV che mischiavano filmati di guerra con vecchie sitcom, programmi di cucina e tutto il resto, una commistione di serio e faceto, rappresentativa della realtà di quel tempo.

Bono, nel frattempo, aveva pesantemente rivisto il proprio look, proprio per adeguarsi maggiormente alla nuova impostazione scenica del tour. Indossava una giacca di pelle stile Elvis Presley, occhiali da sole avvolgenti e pantaloni di pelle che evocavano Jim Morrison. Questa fusione di stili portò alla creazione di un personaggio chiamato The Fly. “Quando indosso quegli occhiali, può accadere qualunque cosa”, dichiarò Bono a Rolling Stone. “Il personaggio è ai margini della follia, è megalomania e paranoia”. L’altro alter ego creato da Bono fu Mirror Ball Man, vestito con un improbabile scintillante vestito di lamè con cappello da cow boy. Il personaggio nasceva con l’intento di parodiare i televangelisti americani, con una logica ed una morale piuttosto di bassa lega (se hai fatto i soldi non puoi aver commesso errori). Mirror Ball Man fece la sua comparsa nelle prime tre parti del tour, facendo spazio poi a MacPhisto, di cui parleremo più avanti

1992, la prima parte dello Zoo TV Tour
Lo Zoo TV Tour U2 aprì in Florida il 29 febbraio 1992, partendo con otto canzoni consecutive tratte da Achtung Baby. Significava trovarsi di fronte un nuovo Bono Vox e una band quasi inedita, sconosciuta, ma il pubblico si lasciò comunque condurre in un territorio fino a quel momento inesplorato. Era il primo spettacolo e nessuno aveva davvero idea di ciò che sarebbe successo.

La prima parte del tour coincideva con la corsa presidenziale del 1992. Tutte le sere dal palco, Bono chiamò la Casa Bianca chiedendo di parlare con il presidente Bush. “L’operatore Due e io abbiamo avuto un ottimo rapporto”, disse poi scherzosamente Bono. “Ha cercato di non mostrarlo, ma ho potuto verificare in seguito che era molto divertita, da ciò che stava accadendo.”

Bush ovviamente non rispose mai alle chiamate, ma un giovane governatore dell’Arkansas si dimostrò invece fin troppo felice di parlare con la band. Gli U2 si incontrarono con Bill Clinton a Chicago nel settembre del 1992 durante il tour e forgiarono quella che divenne in seguito una relazione duratura. Il presidente in carica era invece del tutto indifferente. “Non ho nulla contro gli U2“, disse Bush a una folla a Bowling Green, Ohio, quel mese. “Forse non lo sapete, ma hanno cercato di chiamarmi alla Casa Bianca ogni sera durante i loro concerti, ma la prossima volta che affronteremo una crisi di politica estera, lavorerò con John Major e Boris Yeltsin, mentre Bill Clinton potrà consultarsi con Boy George.”

La seconda parte dello Zoo TV Tour e la nascita di Zooropa

Lo Zoo TV Tour degli U2 durò quasi due anni, dal febbraio 1992 al dicembre 1993 e data la lunghezza estrema, vennero previste delle pause. Proprio durante una di quelle pause, all’inizio del 1993, gli U2 registrarono Zooropa, che portò avanti le sperimentazioni sonore già affrontate in Achtung Baby. Non solo, quando il tour riprese, Bono si inventò un nuovo personaggio: MacPhisto, una figura diabolica con la faccia bianca e le corna. “Il personaggio era un ottimo espediente per dire il contrario di ciò che si intendeva realmente esprimere”, spiegò Edge. Uno dei momenti salienti del tour, corrispose con la chiamata al ministro della pesca norvegese, il giovane Jan Henri Olsen, per congratularsi con lui per la caccia alle balene, vietata dall’Unione europea ma legale in Norvegia. Il ministro, che non comprese lo spirito di quell’intervento, surreale e teso a mettere alla berlina l’azione del governo norvegese, invitò Bono a mangiare una bistecca di balena con lui.

Quelle telefonate divennero una parte importante di ogni concerto. Bono Vox ideò varie gag chiamando una volta una hot line, una volta la stazione taxi, una volta ordinando 10.000 pizze (di cui la Detroit pizza riuscì a consegnarne 1000 durante lo show).

L’uscita di Zooropa coincise con un periodo di super lavoro per la band, in quanto il tour riprese prima di aver completato l’album, che dapprima doveva nascere come un più contenuto EP. Di conseguenza per consentirne l’ultimazione, gli U2 lavorarono tra una data e l’altra dei concerti, tornando a casa per registrare. “Una delle cose più folli che potessimo fare” dichiarò poi Clayton. Fu un’attività che mise veramente a dura prova il gruppo.

Zoo TV tour U2: il responso della critica
La valutazione critica sul tour fu unanimemente concorde nel valutarlo uno degli eventi live più importanti di sempre. Durante la tappa Zooropa del tour, Guy Garcia di Time ha definito Zoo TV Tour “uno degli spettacoli rock più elettrizzanti mai messi in scena”. Nel 1997, Robert Hilburn scrisse che “Non è irragionevole pensarlo come il Sgt. Pepper’s dei tour rock”. Nel 2002, Tom Doyle di Q lo definì “il tour rock più spettacolare mai messo in scena da qualsiasi band”, e nel 2013, la rivista lo inserì tra uno dei “dieci migliori concerti di tutti i tempi”.

Nel 2009, il critico Greg Kotha ha dichiarato: “Zoo TV rimane il tour più bello allestito da qualsiasi band negli ultimi due decenni.” Ryan Dombal di Pitchfork ha scritto in una recensione di Achtung Baby: “Anche 20 anni dopo, il tour si presenta come qualcosa da vedere, un’esperienza singolare che nessuna band tra cui gli stessi U2, è stata poi in grado di mettere inscena” Rolling Stone ha incluso il tour nella sua lista 2017 dei “50 più grandi concerti degli ultimi 50 anni”.

A cura di Eventi & Concerti - Fonte originale dell'articolo

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