Patti Smith Group - Easter (1978)
La poetessa del rock arriva alla musica relativamente tardi: ha infatti già 28 anni quando, grazie a John Cale, uno dei miti musicali del ‘900 con i suoi Velvet Underground, la ragazza di Chicago irrompe nella storia rock con Horses (1975), uno dei dischi simbolo degli anni ‘70. A New York divide la stanza con Robert Mapplethorpe che spesso la fotograferà nella sua bellezza da bohemien, negli anni in cui la giovane Patti partecipava a reading di poesia, ad iniziative politiche e respirava l’aria decadente e creativa della New York dell’epoca. L’album di oggi però è un grande atto di riappacificazione con il mondo: durante il tour di Radio Ethopia (il suo secondo disco del 1976) una caduta dal palco le procura una ferita al collo. La Smith è sicura di rimanere paralizzata: ma ciò non accade, e inizia un percorso di profonda ricerca spirituale che culmina nel disco di oggi. Easter è la trascrizione in musica del suo viaggio di avvicinamento alla religione, soprattutto cattolica. Ad accompagnarla, i fidi Lenny Kane, Jay Dee Daughtery, Ivan Kral con Bruce Brody a sostituire Richard Sohl a formare il Patti Smith Group, con l’aiuto dell’amico Tom Verlaine qual e là. Prodotto da Jimmi Iovine, Easter esce nel marzo del 1978: rispetto ai due dischi precedenti, la cattiveria proto-punk e decadente si stempera in canzoni più dolci, dove la Smith canta della sua rinascita. Per molti è un tradimento, invece il disco è meraviglioso: si parte con il rock di Till Victory e il graffio di Space Monkey (dove si nota benissimo la mano di Verlaine). Si passa poi ai ritmi rilassanti e mantrici di Ghost Dance, allo speech di Babelouge, uno dei momenti clou dei concerti, che spesso si lega alla storica Rock’N’Roll Nigger, in questo caso nigger non è propriamente un nero, ma un emarginato, un outsider come canta con rabbia la Smith. Privilege (Set Me Free) prende brani dal Salmo 23 e ne fa una canzone profondissima, ispirata anche allo storico film del 1967 Privilege, visionario film inglese che immagina un governo reazionario che usa l’immagine di una famosa pop star per placare le masse di giovani ribelli. il ritmo ondulante della bellissima Easter chiude il disco. Che però passerà alla storia per un’altra canzone. Mentre il Patti Smith Group provava ai Record Plant Studios con Jimmi Iovine, lo stesso Iovine fu chiamato come assistente di studio da Bruce Springsteen, che con la E-Street Band nel settembre del 1977 iniziava a registrare Darkness On The Edge Of Town, uno dei suoi massimi capolavori. Iovine parlò a Springsteen di come fosse agitato nella produzione del disco della Smith, e della necessità di avere una canzone come singolo convincente. Springsteen accennò a Iovine e alla Smith che aveva una canzone non finita che non era convinto di mettere in scaletta nel disco, e la donò a Patti, che cambiò il testo ricollocandolo dal punto di vista femminile. Because The Night, dal magnifico intro di pianoforte, parte sussurrata per poi aprirsi come una delle canzoni più famose di tutti i tempi, uno dei manifesti delle difficoltà dell’amore e del suo magico potere. Perchè la notte appartiene agli amanti, perchè la notte appartiene ala lussuria. Il singolo diventerà traino di successo per il disco. Il successivo Wave è ancora più mistico e fece scalpore la foto di Papa Luciani che la Smith fece mettere nel libretto del disco con la scritta “la musica è riconciliazione con Dio”. Dopo un tour trionfale, anche in Italia, la decisione clamorosa di abbandonare le scene dopo il matrimonio con Fred “Sonic” Smith, chitarrista degli MC5 (da cui avrà due figli). Ritornerà nel 1988 con Dream Of Life, che contiene la famosa People Have The Power, ma abbandona subito dopo. A metà anni ‘90, dopo che una serie di lutti, Richard Sohl, Mapplethorpe, il fratello e il marito morto per un attacco di cuore, pubblica Gone Again, decidendo di completare il disco a cui stava lavorando il marito. Nello stesso anno Michael Stipe e i R.E.M. la invitano a cantare nella stupenda E-Bow The Letter (da New Adventures In Hi-Fi) e da quel momento il percorso della sacerdotessa del rock avrà un nuovo splendore, che continua ancora oggi, dove con la grazie e i segni degli anni, ammalia due generazioni di ascoltatori, ammaliati dalla sua musica profonda e mai banale.
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