Dire Straits - Brothers In Arms (1985)

Quando nella piazza antistante la palazzina di Deptford, siamo nella primavera del 1977, un gruppo di quattro ragazzi ha improvvisato un concerto per il quartiere, gli strumenti elettrici sono attaccati alla presa della cucina di uno dei componenti del gruppo. All’epoca i fratelli Knopfler, Mark e David, e John Illsley con Pick Withers si chiamavano Cafè Racers, Mark era un giornalista dello Yorkshire Evening Post che da anni sognava di formare una band e aveva scritto decine di pezzi. Quasi per caso provò insieme agli altri tre di metterla su, e cambiarono nome in Dire Straits, che significa “essere al verde”, per spiegare in che condizioni avessero iniziato questa avventura. Eppure un demo di 4 canzoni arrivò tra le mani di Charlie Gillett, uno dei disc jokey più famosi della BBC, che conduceva uno show radiofonico seguitissimo, Honky Tonkin’. In un periodo dominato dalla sfacciataggine del punk, dai primi vagiti della musica elettronica e della new wave, i Dire Straits proponevano un rock vellutato ed elegante, con richiami al country, al jazz rock e a certe atmosfere progressive, puntellati dalla chitarra fluida e angelica di Knopfler, che rifacendosi ai maestri J.J. Cale e Albert King illumina in punta di plettro le canzoni del gruppo. Nel demo, c’era una canzone, Sultans Of Swing, che diventerà subito un successo, e l’immediata risposta del pubblico porta alla pubblicazione di Dire Straits nel 1978: la versione definitiva di Sultans Of Swing diventerà famosa anche per il celebre assolo di chitarra elettrica suonata come una acustica. Il successo è immediato, inatteso e trionfale, e sull’onda si cerca di ripeterlo, tanto che nel 1979 Communique è una replica del primo album, che però cede un po’ il passo, nonostante il bel single Lady Writer. Il ritmo è serrato, ma David Knopfler se ne va, ma nel 1980 Making Movies è un gran bel disco, impeccabile e suonato alla grande, con due canzoni simbolo del decennio come Tunnel Of Love, molto rock e la splendida e famosissima Romeo & Juliet. Ormai sono diventati delle star e Knopfler un chitarrista imitatissimo e molto gettonato, tanto che inizierà una collaborazione nel tempo con Dylan che lo vorrà in alcuni suoi lavori degli anni ‘80 (la chitarra di Mark è presentissima nel bel disco Infidels). Nel 1982 Love Over Gold è un disco dove le canzoni sono allungate con atmosfere strumentali, fatte apposta per gli appassionati del gruppo, sempre più numerosi e canzoni come Love Over Gold , Telegraph Road e Private Investigations si aggiungono al già corposo numero di hit. A questo punto non manca che un live, che puntuale arriva nel 1983 con Alchemy, un doppio attesissimo, record di vendite, che racchiude delle versioni quasi intimistiche e pacati dei loro grandi successi. Knoplfer trova il tempo per scrivere colonne sonore (Local Hero del 1982, un film scozzese ambientalista) e aiuta David il fratello nel suo primo lavoro solista. Nel 1985 al gruppo si aggiungono Omar Hakim e Guy Fletcher, nel 1985 i Dire Straits pubblicano Brothers In Arms. In copertina una chitarra National Resonator del 1937 di Knopfler, il disco in 9 brani condensa in maniera impeccabile l’armonia compositiva del gruppo e il gusto elegante per la musica di Knopfler: So Far Away apre la scaletta, che continua con una delle canzoni più famose della storia: Money For Nothing, scritta insieme a Sting, è una ironica ma tagliente invettiva contro i capricci delle rockstar rispetto agli altri lavoratori, ed ha uno dei riff più famosi della storia del rock. Poi altre meraviglie, come l’allegra Walk Of Life, il cui refrain di tastiere diventerà iconico, Your Latest Trick, molto jazz con la tromba di Randy Brecker, e la stupenda Brothers In Arms, qui nella versione lunga da quasi 7 minuti. Il successo è a dir poco epico: 30 milioni di copie vendute nel mondo, il disco di una band inglese più venduto in Gran Bretagna in tutti gli anni ‘80, numerosi record in tutto il mondo, Grammy vinto nel 1986. Da questo punto in poi, sazi di successo, la band diminuirà sempre di più gli impegni, con un solo disco, nel 1991, On Every Street, davvero di poca cosa, e con Knoplfer che inizierà una proficua carriera solista ultradecennale, sempre in punta di plettro. A tal proposito, c’è un passaggio di Douglas Adams sulle abilità musicali del chitarrista che mi sembra paradigmatico: Mark Knopfler ha la straordinaria capacità di far emettere alla sua Schecter Custom Stratocaster dei suoni che paiono prodotti dagli angeli il sabato sera, quando sono esausti per il fatto di essere stati buoni tutta la settimana e sentono il bisogno di una birra forte (D. Adams, Addio, e grazie per tutto il pesce, 1984). Dopo oltre 120 milioni di dischi venduti in tutto il mondo ricordare il filo elettrico nella cucina chissà che sapore avrà per una delle band simbolo degli anni ‘80.

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