Nick Drake, Guida per principianti
Fra i grandi cantautori anglosassoni, sicuramente Nick Drake è stato uno dei più sottovalutati in vita, salvo poi essere riscoperto dopo la prematura scomparsa fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento per il folk più raffinato.
La sua abilità nella scrittura, e il suo tono così tenue e malinconico, lo rendevano infatti estremamente riconoscibile. Tanto che molti lo considerano quasi più un poeta che un cantante.
Nato a Yangon, in Birmania, nel 1948—il padre si era dovuto trasferire lì per lavoro—Nick trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Tanworth-in-Arden, nel Warwickshire. Da sempre appassionato di lettura e di musica—passione trasmessagli dalla madre—dopo il college il giovane cantautore decide di mettere su un gruppo folk con gli amici, suonando la chitarra, e mettendo insieme tutte le sue passioni: il folk, il blues, la musica di Bob Dylan e la letteratura romantica.
Durante questo periodo ha l’opportunità di esibirsi più volte con dei gruppi blues, ma la sua vera aspirazione è quella di portare avanti il suo progetto personale, e viene notato dal produttore Joe Boyd, che dopo averlo messo sotto contratto lo fa esordire nel 1969 con l’album Five Leaves Left.
l disco, pur contenendo alcuni brani che poi diventeranno celebri, non suscita entusiasmi né di pubblico, né di critica. Il tour, poi, fu un vero fiasco, perché Drake dal vivo non riusciva a trasmettere il suo potenziale.
Il secondo lavoro in studio, Bryter Layter, esce nel 1970 e segna un’ulteriore crescita artistica per Drake: il disco è più strutturato, con influssi jazz e la partecipazione di alcuni musicisti famosi—come Richard Thompson e Dave Mattacks—ma anche stavolta il lavoro di Drake non ottiene l’attenzione che merita.
In questo periodo Joe Boyd lascia l’Inghilterra per continuare la sua attività di produttore negli Stati Uniti: Drake si sente abbandonato, e cade in una profonda depressione e in una conseguente dipendenza dai farmaci antidepressivi. Nonostante il suo stato clinico in forte declino, si rimette al lavoro, e nel 1972 pubblica il suo terzo e ultimo album, Pink Moon.
Il disco nelle sue caratteristiche è estremamente innovativo: quasi tutti i brani sono solo per voce e chitarra, e nelle sue liriche presenta degli aspetti inediti per un cantautore inglese. È inoltre il disco più rappresentativo dell’autore, perché mostra tutta la malinconia e la dolcezza della sua voce.
L’album sembra segnare una svolta nella carriera dell’artista, ma il 25 febbraio del 1974 Drake viene ritrovato senza vita nella sua stanza, deceduto a causa dell’ingestione di troppi farmaci. Nei decenni successivi, il suo lavoro viene riscoperto sia dalla critica che dal pubblico, rendendo finalmente merito a un musicista straordinario.
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