Jayhawks - Hollywood Town Hall (1992)

Pietra miliare del rock delle radici è dire poco: quando ancora nessuno sapeva bene cosa fosse quell'oggetto misterioso poi chiamato alternative country e soprattutto quando gli Uncle Tupelo erano una band da carbonari e sottoscala, i Jayhawks strappavano un importante contratto con l'American di Rick Rubin, portando all'attenzione generale (buone vendite, persino qualche video e la produzione di George Drakoulias) l'aria agreste della provincia e il recupero di un rock'n'roll dal passo umano. Il freddo del loro Minnesota viene immortalato nella bella copertina, un paesaggio innevato che rimanda subito ad un certo immaginario country rock degli anni Settanta, punto di riferimento indiscutibile dei due songwriter Mark Olson e Gary Louris. Hollywood Town Hall è esattamente un compromesso (riuscitissimo, a dire il vero, e mai più ripetuto su questi livelli) fra le loro due anime: quella più folk e malinconica di Olson, quella più elettrica e pop di Louris, che unendosi generano Waiting for the Sun, Two Angels, Sister Cry, Settled Down Like Rain, sequenza mozzafiato e senza riempitivi di un album dove la lezione di Gram Parsons e dei Byrds, le chitarre di Neil Young, la melodia di Tom Petty e dei Big Star stanno allineati a rimirare il momento di grazia di questi ragazzi qualunque dell'America profonda.  (Mia valutazione:  Buono)
(Davide Albini)

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