The Beatles - Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band (1967)
Un disco tra i più importanti degli anni 60, opera seminale per tutta la musica rock che nei decenni successivi ha trovato ispirazione da questo lavoro per nuovi generi e band, caratterizzati dal debito stilistico che Sgt Pepper's ha indelebilmente impresso. Un caleidoscopio di canzoni immaginifiche, perfette architteture melodiche cantate non solo dal rodato duo Lennon- McCartney, ma arrangiate anche per Ringo Starr e George Harrison, capace quest'ultimo di impreziosire con la cultura indiana uno script tipicamente brittanico. Non riuscirei a raccontare nulla più di quello che le stesse canzoni (Lucy in the Sky with Diamonds, Getting Better, la perla A Day in the Life) hanno raccontato per oltre 40 anni: potrei forse segnalare la poesia di brani meno abusati come ad esempio Fixing a Hole, afrodisiaco frutto lisergico sorretto da un semplice giro cromatico di accordi col clavinet, o Lovely Rita, filastrocca di Lennon, che apre le porte a quello stile che troveremo pochi mesi più tardi con l'album Magical Mystery Tour, dove psichedelia, folk e beat danzeranno insieme, o ancora Within You Without You, raga scritto e cantato da Harrison, per primo affascinato dal quel magico suono di sitar e tabla. La copertina stessa fece scalpore, perché ritraeva le icone dell'epoca, politiche e musicali, cinematografiche e culturali, e subì anche un taglio della censura che fece togliere dal progetto originario le foto di Gesù Cristo, Hitler e Ghandi. (Mia valutazione: Capolavoro)
(Silvio Vinci)
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