Bruce Springsteen – Chapter and Verse (2016)
Springsteen non fa mai nulla per caso, e questa disponibilità a mettere fuori pezzi così deboli è in fondo un regalo, un atto di innocenza, come a voler dire: all'inizio ero come tutti, come ciscuno di voi, ero solo uno dei tanti adolescenti disagiati che voleva scappare dalla condizioni anguste della provincia in cui si trovava relegato e cercava di farlo attraverso la musica. Che è in fondo quello che racconta nell’autobiografia. Dunque ci voleva qualche pezzo di verità in più. Ma per trovare qualcosa di più interessante dobbiamo passare alla traccia tre, He's guilty, datata 1970, e attribuita agli Still Mill, primissimo embrione di quello che sarà la E Street band, molta volitiva, confusa, con tanto di energica schitarrata solista. Ancora meglio con la traccia successiva, firmata Bruce Springsteen Band, in piena epopea western: Ballad of Jesse James, ancora acerba, certo, ma già inconfondibile, segnata dallo stile che abbiamo apprezzato in seguito. Il pezzo, è un classico in chiave "outlaw", e si intravede la statura del grande narratore rock che poi è diventato Springsteen. Una bella scoperta completata dal quinto inedito, un ottimo demo chitarra e voce di un pezzo intitolato Henry boy, datato 1972, che potrebbe tranquillamente essere usato come spot in un campagna contro il bullismo, con una linea melodica molto familiare agli appassionati perché utilizzata poco dopo, con un altro testo, per uno dei pezzi più amati del Boss, l'imperdibile Rosalita. Continua a leggere...
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