Probabilmente nella sua testa tutto è chiaro. Ma nella realtà suonare come vuole Bob Dylan, il nuovo Bob Dylan, non è per niente facile. Ci provano The Hawks, quelli che poi diventeranno The Band, e ci riescono solo in parte. Dylan allora se ne va a Nashville, la capitale della musica country, dove i professionisti abituata a non fare troppe domande, non mancano di certo. Ne arruola un po', a tempo pieno (lavorare a piú d'un album contemporaneamente non è insolito per loro), e piazza Al Kooper come ufficiale di collegamento tra lui e la truppa. Lui sta chiuso in albergo per ore, poi esce con i testi e va in studio a improvvisare. Tiene le distanze, ama sorprenderli: quando attaccano Sad Eyed Lady Of The Lovlands, tutti pensano di dover suonare un pezzo normale, di tre, quattro minuti al massimo. Ma a ogni strofa, dopo ogni crescendo, Dylan riattacca a cantare e alla fine i minuti saranno piú di undici, una cosa mai vista, a Nashville e altrove. La canzone occuperà un lato in