Van Morrison - Into the Music (1979)


Ci saranno ancora picchi creativi sparsi per buona parte dei due decenni successivi, ma non facciamo torto a nessuno se consideriamo Into the Music forse l'ultimo grande lavoro del periodo "storico" di Van Morrison, la summa artistica di un viaggio iniziato nei primi anni 70 e che aveva attraversato l'intera gamma dei colori, dal blue eyed soul al folk della verde Irlanda, che si compenetravano nel linguaggio musicale dell'autore di Astral Weeks. Irripetibile è soprattutto la coesione strumentale e la forza d'insieme dell'album, senza dubbio tra i più giocosi, brillanti e incantevoli registrati in carriera, simbiosi fra un ritorno alla spontaneità e una ricerca di trascendenza. Apparentemente più "leggero" se confrontato ad altre produzioni morrisoniane del decennio, è un disco a tratti semplicemente irresistibile, non fosse altro per l'incalzante armonica bluesy che apre le danze di Bright Side of the Road e il luminoso r&b di You Make Me Feel So Free e Full Force Gale. Into the Music si svela strada facendo come il giusto compromesso fra le divergenti anime dell'artista, un saliscendi umorale che non rinuncia comunque a quella "verbosità" astrale per cui Van è giustamente passato alla storia (qui il capolavoro si intitola And The Healing Has Begun e sono otto minuti di pura invocazione) né tanto meno alle radici, siano esse volte con lo sguardo al Dublino (Troubadours e Rolling Hills, in cui appare Robin Williamson della Incredible String band) o verso l'amata America della black music.  (Mia valutazione:  Distinto)
(Fabio Cerbone)

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