Robert Johnson - King of the Delta Blues Singers (1961)

E' l'album che, voluto da John Hammond Sr e pubblicato nel '61, ha fatto conoscere a tutti il leggendario bluesman che assomma in sé stilemi e tratti lirici del blues del Delta, facendo da ponte fra quello arcaico e quello urbano, in particolare chicagoano, del primissimo dopoguerra, e quindi anche alle sue influenze sul rock. Le registrazioni risalgono al '36 a San Antonio, TX, e '37 a Dallas, TX, quando il ventiseienne bluesman aveva ormai fatto sua la "leggenda cross road". Proprio lo splendido Cross Road Blues è uno dei brani portanti dell'album che raccoglie una tale messe di classici di carattere stilistico (impressionante) e contenutistico, da lasciare a bocca aperta. Come On In My Kitchen, Walkin' Blues, Ramblin' On My Mind, Me And The Devil Blues, Hell Hound On My Trail, sono altri titoli che dall'epoca dell'uscita dell'ellepi abbiamo ritrovato in decine e decine di dischi e concerti blues e rock (dal vol. 2, pubblicato nel '70, arriveranno I Believe I'll Dust My Broom, Sweet Home Chicago e Love In Vain Blues… e dall'unione dei due sarà pubblicato The Complete Recordings). Ma oltre che questi, al tempo mi colpì immediatamente la complessità esecutiva di Preachin' Blues: sembra che ci sia il supporto di un secondo chitarrista (stessa impressione la dichiara Keith Richards… mica paglia). Aldilà di tutto c'è l'estrema, a tratti disperata forza interpretativa di colui che costituisce un riferimento irrinunciabile.  (Mia valutazione:  Distinto)

(Gianni Del Savio)

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