Musica d'Africa #4/7
Fu Chris Blackwell, il fondatore della Island e "scopritore" di Marley fu a lanciare la prima collana della nuova musica africana in Inghilterra, producendo diversi dischi di personaggi di grande rilievo, primo fra tutti King Sunny Ade. E' la prima volta che il grande pubblico del rock conosce la musica della nuova Africa così come viene suonata nei luoghi d'origine, non adattata ai gusti dei giovani inglesi, americani o francesi. Musica che porta con sé il racconto di quella straordinaria voglia di libertà e modernismo dalla fine del colonialismo e dalla riconquistata indipendenza di molti paesi africani. Musica elettrica, perché suonata con gli strumenti più moderni, ma al tempo stesso capace di mantenere uno straordinario rapporto con la natura, con la vita, con i sentimenti antichi.
Un altro importante elemento di diffusione della nuova musica africana in Europa è dato dai sempre più corposi flussi migratori che hanno indotto centinaia di migliaia di africani a prendere dimora nei paesi della comunità. Prima in quelli che hanno mantenuto rapporti di "controllo" economico coloniale, l'Inghilterra, la Francia, l'Olanda in particolare, poi, pian piano, in tutti gli altri. Sono proprio le etichette indipendenti inglesi le prime a dar spazio ai gruppi di immigrazione , cosi com'era stato per il reggae, producendo decine e decine di formazioni che non si esibiscono soltanto per il loro pubblico ma che conquistano sempre nuovi spazi all'interno della scena rock e pop. Quasi più importante della stessa Inghilterra è stata, per la sua diffusione della nuova musica africana, la Francia, vero e proprio avamposto per l'"invasione" afro-rock in Europa. E' nei club e nei locali parigini infatti che si sviluppano, prima che in Gran Bretagna, gli incontri tra musicisti europei e africani, dove già negli anni Settanta si contano decine e decine di esperimenti, di contatti, di tentativi di dar corpo a quella che oggi viene comunemente definita "World Music". (suggerimenti di G. Castaldo)(continua)
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