Annie Lennox - Diva (1992)

Annie Lennox, scozzese, cantava in anonimi locali quando incontra Dave Steward, londinese, con cui nasce prima una collaborazione musicale, chiamata Tourists e nei tre anni con cui incidono a questo nome (tre dischi niente di che, due per la Logo e uno per la RCA) sono anche coppia nella vita. Ma si lasciano sentimentalmente, e mettono su un duo che otterrà un grande successo nel successivo decennio: gli Eurythmics, dal nome di una delle tre fasi, la Euritmica appunto, del metodo Dalcroze per imparare la musica. Come duo, scrivono alcuni dei brani simbolo del decennio: Sweet Dreams (Are Made Of This), 1983, Here Come The Rain Again, (da Touch, 1983), There Must Be An Angel (Playing With My Heart) (da Be Yourself Tonight, 1985, il loro disco più bello e pieno di duetti stupendi), When Tomorrow Comes (Revenge, 1986). Si sciolgono verso la fine del 1989, di comune accordo. 

Annie Lennox passa un periodo di relativa tranquillità, stando lontana dal mondo musicale. Fu l'incontro con Stephen Lipson, che era il braccio destro di Trevor Horn, a spingerla a intraprendere una carriera solista. Lennox in un primo momento ne è quasi sconcertata, non riuscendo a scrivere nulla, ma con un percorso di riflessione personali la portano a decidere, parole sue, "che scrivere canzoni afferma chi sono e riconoscendo che essere una cantautrice è parte della mia identità".

Registrato ali studi Mayfair e nel mitico The Church, una ex chiesa del quartiere londinese di Crouch End, trasformata in studio di registrazione e all'epoca di proprietà di Dave Steward, dopo un percorso di quasi un anno, Diva, l'esordio tanto atteso, esce nei negozi di dischi nell'aprile del 1992. Sin da subito viene fuori la grande classe di Lennox, che già aveva sfoggiato negli Eurythmics, che qui viene valorizzata al massimo, in un disco dalle eleganti musiche, eclettico e che finirà per ispirare una intera generazione. Merito è anche del profondo gusto di Lennox, che scrive quasi tutti i brani, tranne due, Legend In My Living Room con Peter-John Vettese, che fu il tastierista dei Jethro Tull negli anni '80, e The Gift con The Blue Nile, altra grandiosa band scozzese famosa per la malinconia dei suoi brani. La scaletta è un portento, e dal disco furono estratti 5 singoli: Walking On Broken Glass, canzoni sulle emozioni di uscire da una rottura sentimentale; Precious, dalla melodia funkeggiante; Little Bird, dal ritmo travolgente, cantata durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012; Cold, dalle tastiere elettroniche che scivolano nell'aria come pattini sul ghiaccio; ma una canzone diventerà iconica, ed è il brano di apertura, Why, che Lennox ha sempre descritto come un momento di confronto con sè stessa piuttosto che tra una coppia di due persone: canzone meravigliosa, dove la sua voce dà il meglio di sè, in un testo tanto bello quanto doloroso

I told myself too many times
Why don't you ever learn to keep your big mouth shut
That's why it hurts so bad to hear the words
That keep on falling from your mouth
Falling from your mouth
Falling from your mouth
Tell me
Why…

Il disco diviene un successo mondiale: in Gran Bretagna è 4 volte disco di platino, due volte negli Stati Uniti, venderà milioni di copie in tutto il mondo: il disco ebbe una promozione particolare, tanto che Little Bird uscì come doppio lato A con  Love Song For A Vampire, brano colonna sonora del Dracula di Bram Stoker diretto da F.S. Coppola. Il disco vinse il Brit Pop Award come album dell'anno nel 1993 e finirà nelle classifiche dei migliori dischi degli anni '90. Il successivo, Medusa, del 1995, raccoglierà sue interpretazioni di brani altrui, e vincerà il Grammy Award come Miglior Performance Femminile nel 1996 per l'ennesimo grande successo, No More "I Love You's", cover di un brano dei The Lover Speaks del 1986. Una grandissima artista.

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