Toto - IV (1982)
Inizia così una parabola lunghissima (che con mille stravolgimenti arriva fino ad oggi) di un suono eclettico ma senza spigoli, per un pubblico "maturo", un suono morbido e accattivante che rispetto ad altri non ha forse superato la prova del tempo (tranne delle famose eccezioni) ma che in quel momento suona irresistibile. Iniziano con il botto: nel 1978 l'album Toto, in cui compare il logo spada disegnato da Philip Garris, già disegnatore dei Grateful Dead, ha subito una delle loro canzoni più famose, Hold The Line, che da sola vende come singolo un milione di copie. La formula è apprezzata da critica ma soprattutto dal pubblico, per cui la band ribadisce il concetto con Hydra, che ha venature un filo più hard rock, e dopo un tour memorabile, con Turnsack (1981), che ha idee più progressive, che il pubblico non premia in termini di vendite. Sarà solo una fermata breve, perchè si rifaranno con i fiocchi subito.
Toto IV, prodotto dalla band, esce l'8 Aprile del 1982. La loro musica elegante e morbida arriva alle vette più alte: la band lavorò intensamente sulle melodie, si assicurò che i testi semplici trattassero argomenti romantici, arricchì la voce di Bobby Kimball con l'aggiunta di altri membri del gruppo, coinvolse musicisti di spicco come Timothy B. Schmit e rallentò il ritmo fino a raggiungere quello che sarebbe diventato noto come ritmo da "power ballad Aor", che sta per adult oriented rock, di cui diventeranno il faro. Soprattutto, scrissero alcune delle canzoni del decennio: Rosanna, la vecchia storia di un testo disperato d'amore abbinato a un ritmo vivace, si pensava fosse un omaggio a Rosanna Arquette all'epoca fidanzata di Steve Porcaro ma non è così, fu il singolo d'oro che accompagnò l'uscita dell'album, entrando nella Top Ten; Make Believe entrò nella Top 30; e poi, a sorpresa, Africa, altra canzone simbolo, raggiunse il primo posto dieci mesi dopo l'uscita dell'album. A ciò si aggiungono altre canzoni che con il passare del tempo sono cresciute nel cuore degli appassionati, come I Won't Hold You Back, che presenta un grandioso arrangiamento orchestrale o Waiting For Your Love con grande prova canora di Kimball. Il disco oltre che campione di vendite con decine di milioni di copie vendute, nel 1983 domina ai Grammy, vincendone sei, tra cui Album dell'Anno e Disco dell'Anno (per Rosanna). Toto IV segnò sia il ritorno del gruppo che il suo apice; rimane un album fondamentale del raffinato pop losangelino dei primi anni '80 e il disco migliore e più coerente dei Toto. Dopo averlo realizzato, i membri tornarono felicemente alle sessioni, dove contribuirono a scrivere e registrare Thriller di Michael Jackson (Beat It per esempio, dove suona Lukather e Eddie Van Halen fa un famoso assolo alla chitarra) ma anche il ritorno dei Chicago.
Il periodo d'oro prevede anche l'inno ufficiale delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e la colonna sonora di Dune di David Lynch, eppure Isolation del 1984 è un mezzo flop: per tutto il decennio continueranno a scrivere dimostrando di aver perso il tocco magico. La band, con mille trasformazioni e alcuni lutti (il più famoso, la morte di Jeff Porcaro a 38 anni nel 1992), continua ancora oggi a suonare, in memoria di quel suono che come pochi altri ha fermato un momento del tempo sociale.

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