Linkin Park - Hybrid Theory (2000)
Shinoda mette in copertina di Hybrid Theory un soldato con la maschera a gas e le ali di libellula, rappresentazione accurata della loro musica: tra le rappresentazioni più incisive del nu-metal, a cui smussano certi lati per il lirismo maggiore, grazie anche alla eccezionale vocalità di Bennington, che diventerà un punto di riferimento. Registrato in 4 settimane negli NRG Recording Studios di North Hollywood (California), la band prende tutto il materiale a nome Xero e lo stravolge, soprattutto le parti di rap di Shinoda, completamente riviste e riscritte. Le chitarre suonano spesso familiari (Deftones, Guns'n'Roses, sonorità dei grandi gruppi europei), la ritmica è agile e granitica all'occorrenza, c'è una straordinaria naturale convivenza tra le parti in rap e quelle cantate da Bennington. Che qui apre il proprio spirito raccontando la disperazione sua, fatta di violenze familiari, abusi, droga e alcool, fallimenti relazionali. Ne viene fuori un dischi che diventa di fatto una serie di inni accattivanti e coinvolgenti, che rapidamente conquistano con una schiera di fan desiderosi di maggiore profondità emotiva nella loro musica heavy. In One Step Closer, il loro primo singolo, un Bennington infuriato ha messo in mostra la sua ampia gamma sonora – che passa da un sussurro doloroso a un ruggito selvaggio – mentre Hahn graffiava e strofinava selvaggiamente sui piatti, imitando il tumulto e l'angoscia dei testi di Bennington. By Myself e A Place For My Head operano su un piano simile, scatenando le urla sanguinolente di Bennington sulle rime aggressive di Shinoda e su una band unita come un'unità melodica perfettamente calibrata. In Points Of Authority, sopra gli effetti esplosivi di Hahn, la rabbia di Bennington raggiunge un altro picco, affrontando la persona che ha abusato sessualmente di lui da bambino. Oltre la musica, sono proprio i testi e il lirismo che creano uno sfogo catartico per coloro che, ascoltando il disco, possono immedesimarsi nella lotta contro la dipendenza (il brano vincitore di un Grammy Crawling), la paranoia (Papercut), le relazioni fallite (Pushing Me Away) e molto altro. Dopo tutto, nel brano simbolo del disco, e divenuto un successo mondiale, In The End, Bennington urla: I tried so hard, and got so far\But in the end, it doesn't even matter\I had to fall to lose it all\But in the end, it doesn't even matter.
Hybrid Theory diventa da subito un successo travolgente: certificato disco di diamante, vincitore di Grammy Awards, in tutte le classifiche dei dischi più importanti di tutti i tempi, decine di milioni di copie vendute in tutto il mondo, catapulta i Linkin Park alla fama mondiale. Nel decennio successivo continueranno ad avere un successo fortissimo, con altri brani inno: per ricordarne alcuni Somewhere I Belong e Numb da Meteora, 2003, What I've Done da Minutes To Midnight del 2007, The Catalyst da A Thousand Suns del 2010. La storia del gruppo avrà un colpo drammatico quando, poco dopo la pubblicazione di One More Light del 2017, Chester Bennington viene trovato morto suicida nella sua casa. L'anno scorso, nel 2024, un po' a sorpresa, il ritorno sulle scene con una nuova formazione, con alla voce Emily Armstrong, ex dei Dead Sara, con cui hanno ripreso a fare concerti in tutti il mondo. La storia di un gruppo che ha puntato sulla elaborazione della malinconia come espressione di sè, affascinando milioni di persone in tutto il mondo.

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