Jefferson Airplane - Live At The Fillmore East (1998)
Registrano il primo disco, Takes Off, e l'accoglienza tiepida porta la band a stravolgere la sua formazione: se ne vanno Anderson e Skip Spence (che fonderà i Moby Grape), entrano Spencer Dryden, che ha una base di batterista jazz e una cantante, che segnerà un epoca, Grace Slick, già con The Great Society e autrice con il marito Jerry di due brani che dona alla nuova band: Somebody To Love, che diventerà l'inno della "stagione dell'amore" e White Rabbit, canzone scritta sotto l'effetto di un "acid test" allora tanto di moda, basata sull'ascolto di Sketches Of Spain di Miles Davis, che racconta del viaggio magico di Alice nel Paese delle Meraviglie sulla base ritmica del Bolero di Ravel. È la svolta.
Con dischi mitici come Surrealistic Pillow, 1967, After Bathing At Baxter's (1967, che è quasi un inno free form), Crown Of Creation (1968, con la famosa copertina sulla minaccia atomica, che contiene altre gemme come Triad, scritta dall'amico David Crosby, e Lather, da una poesia di James Joyce) si posizionano ai vertici dei gruppi della Bay Area: sono meno "magici" e fantasmagorici dei Grateful Dead, sono meno elettrici dei Quicksilver Messenger Service, ma sono capaci di accostare l'anima folk degli esordi a ballate acide, politiche, con insistiti riferimenti al mondo della droga, della liberazione emozionale, dell'amore libero.
Uno degli incontri della loro vita fu con l'impresario Bill Graham, che per un po' fu il loro manager. Graham è un altro dei grandi personaggi del periodo, e li mette sul palco del leggendario Human Be-In, il concerto tenuto al Golden Gate Park di San Francisco nel 1967, e che apre di fatto la Summer Of Love. Graham inoltre era il proprietario di due dei più famosi teatri musicali d'America, il Fillmore West a San Francisco e il Fillmore East a New York, che sono stati i palchi su cui sono state suonate alcune delle pagine più memorabili della musica live di tutti i tempi. E proprio nel Fillmore sulla costa orientale le sere del 3 e 4 Maggio i Jefferson Airplane si esibirono in uno dei loro concerti più belli e famosi.
Live At The Fillmore East esce solo nel 1998 per due motivi: il primo è che una delle grandi rivoluzioni delle band della Bay Area fu la registrazione totale delle esibizioni, con picchi incredibili di materiali live (faccio riferimento per esempio alle centinaia di Live dei Grateful Dead, che da anni costituiscono una sorta di catalogo a parte) poiché nelle nuove radio era comune non passare materiale in studio ma direttamente registrazioni live; il secondo è che il progresso tecnologico ha permesso di ripulire e perfezionare le registrazioni dell'epoca per offrire ad una nuova generazione di appassionati la bellezza di quelle esibizioni.
La scaletta presenta il meglio della loro produzione dell'epoca: si parte con The Ballad Of You And Me And Pooneil, che è una canzone scritta partendo dal versi dei famosi racconti di A.A. Milne su Winnie The Pooh, ed è modellata sulla struttura al lavoro che il folksinger Fred Neil aveva fatto in quegli anni, cioè canzoni folk ma che hanno, per l'orrore dei puristi, le chitarre elettriche come sfondo: di Neil cantano anche una cover di Other Side To This Life, dal suo album meraviglioso Bleecker & MacDougal del 1965. Ci sono White Rabbit e Somebody To Love, dove giganteggia la voce di Slick, c'è Today, una canzone che Balin e Kantner volevano scrivere per Tony Bennett che durante le registrazioni di Surrealistic Pillow incideva di fianco a loro ( e che nella versione in studio ospita, nell'ipnotico riff di chitarra, l'amico Jerry Garcia). C'è la jam session di Thing, da cui prenderà spunto Bear Melt, che appare in Bless Its Pointed Little Head. C'è anche quella Fat Angel scritta da Donovan e dedicata alla band e a Grace Slick, qui in versione scintillante. La band suona alla perfezione, siamo al massimo dell'amalgama e della convinzione, cose che verranno rimarcate con il leggendario Volunteers (1970), l'album più politico della stagione californiana, con la presa di posizione forte sui temi della rivolta studentesca che dai campus californiani si stava diffondendo un po' ovunque, e che ha alcune gemme in Wooden Ships, scritta da Stills & Crosby, We Can Be Together, l'accorata Volunteers e la mia canzone preferita dell'intero catalogo, Eskimo Blue Day.
Dopo questo disco, il passaggio agli anni '70 cambia anche tutta la storia della band: ci saranno sconvolgimenti, cambi di formazione, gli Airplane diventeranno in seguito Jefferson Starship e una miriadi di progetti solisti, che raccontano dell'implosione di un momento irripetibile sia per la musica rock e sia per la storia cultura del mondo occidentale.

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