Grateful Dead - Europe '72 (1972)
I Grateful Dead avevano già virato, con i due capolavori Workigman's Dead e American Beauty (entrami del 1970), dal puro acid rock ad una musica che si espandeva ai suoni della tradizione musicale americana, dal blues al bluesgrass, dal country al rock fino alle improvvisazioni jazz, che diventeranno le basi per i loro enciclopedici concerti, vere esperienze musicali inimitabili. La chitarra di Jerry Garcia, che per queste date passa al suono caldo di una Fender Stratocaster del 1959, accompagnata dall'altra chitarre e dalla voce di Bob Weir, il basso guida di Phil Lesh, la batteria di Bill Kreutzmann e la sezione di tastiere di PigPen e Godchaux sciorina accordi in concerti seguitissimi a mostrare il nuovo suono della band, che di fatto aprirà la strada a quel genere, detto americana, che ebbe notevole successo su tutte e due le sponde dell'Atlantico.
Le registrazioni, da due date di Londra, una a Parigi, Amsterdam e Copenaghen, ebbero piccolo ritocchi in post produzione, soprattutto alle parti vocali, e dimostrano la totale padronanza del patrimonio musicale tradizionale della band, che anche qui suona canzoni mai registrate prima, come la splendida Jack Straw, con i testi del membro aggiuntivo alla formazione, il paroliere Robert Hunter, e Brown-Eyed Woman. Cavalcano i blues come Cumberland Blues, Hurts Me Too (di Elmore James e Marshall Sehorn), la stupenda He's Gone, il country di You Win Again di Hank Williams. La band risponde con il rock vintage di One More Saturday Night, la ripresa della solare Sugar Magnolia, la frizzante Ramble On Roses. Garcia e Weir suonano due riff differenti intrecciati per la stupenda China Cat Sunflower, che in queste date verrà fusa con il traditional I Know You Rider, e diventerà in futuro uno dei momenti clou dei concerti (verrà suonata così in combinazione oltre 500 volte). Truckin' è il manifesto spirituale di questo tour, e diventerà altro momento clou dei live, che qui si chiudono con una emozionante versione da 11 minuti di Morning Dew.
In copertina, la premiata ditta Alton Kelley e Stanley Mouse immaginano il Truckin' Foot che sta per atterrare in Europa sul fronte, e dietro uno dei più iconici disegni per i Dead, il Truckin' Fool con i capelli arcobaleno che si schiaccia un gelato in testa, le cui gocce formano con un ambigramma la parola "LIVE". Nell'edizione originale, per la prima volta in un disco della band, un libretto con foto, racconti, informazioni di ben 43 pagine.
La passione per la band è sempre stata una questione profondissima: non si contano gli studi accademici che individuano, nella prima e rivoluzionaria generazione delle aziende della Silicon Valley, la comune passione per la loro musica come motore dell'innovazione e della creatività. Mi piace ricordare che l'entomologo J.H. Epler nominò una nuova specie di maggiolino d'acqua Uvarus sinofelihelianthus, dove sinofelianthus sta proprio per China (sino) Cat (feli) Sunflower (helianthus).
Il disco fu un grande successo, e il loro live più venduto di sempre, ripagando la scommessa della band e della Warner Bros. Ma c'è di più: siccome tutti i concerti furono registrati, e i fan dei Dead, i deadheands, sono tra i più avidi collezionisti musicali, nel Settembre 2011 fu pubblicato un mega box di tutte e 22 le date, in un cofanetto che assomigliava ad una cassa di legno da trasporto, per un totale di 73 CD e oltre 70 ore di musica. Pubblicato in 7200 copie a 450 dollari l'uno dalla Rhino, finì in 4 giorni di prevendita, tanto che furono ristampate altre 3000 copie senza però la cassa in legno, che terminarono in un solo giorno. Dove può arrivare la passione, solo l'appassionato lo sa.

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