Proud Mary - Creedence Clearwater Revival (1969)
I Creedence sono stati la quintessenza del rock 'n' roll, l'unica band che, in quanto a importanza, potrebbe per me rivaleggiare con Beatles e Stones. Avevano una capacità straordinaria di condensare gli elementi chiave del rock e di unirli in modo anomalo e spettacolare. Proud Mary condensa la parte meno cupa del blues (ma non per questo meno inquietante), quella festosa del folk-rock, la dolcezza del country, lo spirito delle paludi della Louisiana e l'orecchiabilità di chi sa macinare hit a tutto spiano. È febbricitante, ma non isterica; fa muovere i piedi, ma non è pop, fa alzare le braccia al cielo, ma non è apocalittica.
Proud Mary è il manifesto della band di John Fogerty, che ha saputo davvero scrivere la grammatica del rock. Ecco perché sono così importanti. Magari non hanno raggiunto vette di grandezza sonora o abissi di profondità letteraria, però sono stati insuperabili nel dettare le regole. C'è un po' di Creedence in quasi tutto il rock che è venuto dopo i Creedence, anche quando non sembra. Perché, come anche Oscar Wilde ha dovuto imparare la grammatica per scrivere capolavori, così ogni band americana (e forse non solo) ha dovuto mandare a memoria i Creedence per poi sviluppare un proprio stile. Chiedete conferma Springsteen.
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