Jeff Buckley

E' probabilmente il più apprezzato e amato dei cantautori degli anni Novanta, figlio del leggendario Tim Buckley, anche lui tragicamente scomparso in giovane età. Jeff aveva un modo creativo di affrontare la canzone. Affascinato in egual modo dai Led Zeppelin come dal garage rock, dal punk e dalla disco, riusciva a essere un interprete romantico anche quando la progressione musicale era devastata dal suono di una chitarra elettrica distorta.
Era bello, giovane e forte di un album, Grace, del 1994, di cui tutti dissero un gran bene, sia la stampa specializzata sia quella istituzionale. E' morto nel maggio del 1997 in circostanze mai chiarite fino in fondo.


C'era abbastanza materia emotiva per fare di Jeff Buckley un eroe "guevariano" agli occhi dei ragazzi e delle ragazze che seguono le cose del rock, e altrettanta per imbastire una speculazione discografica, visto il grande bagaglio di registrazioni postume che si sono riversate nel corso degli anni sui fan. Buckley era riuscito fino ad allora a seguire degnamente le orme del padre, distaccandosene in termini stilistici ma facendone rivivere la materia poetica. Autore e interprete sensibile e originale, ha segnato in maniera forte, con la sua breve ma intensa carriera, la produzione dei cantautori degli anni Novanta.

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