Antonello Venditti - Le Cose Della Vita (1973)

Sarà stato per la neve a Roma dei giorni scorsi, ma sono giorni che penso che quell’Antonello Venditti di questo disco avrebbe potuto scriverci una bellissima canzone. Nato l’8 Marzo del 1949, vero nome Antonio, sotto il segno dei Pesci come canterà in una sua celeberrima composizione (dall’album omonimo del 1978) cresce in una famiglia medio borghese romana, nel Quartiere Trieste. Inizia da subito ad interessarsi alla musica, e secondo numerose biografie inizia a scrivere al pianoforte le prime canzoni a 14 anni: una di queste, Sora Rosa, diventerà uno dei suoi primi classici. Frequenta il Liceo Giulio Cesare, luogo che gli segnerà la formazione tanto che dedicherà all’Istituto una canzone, Giulio Cesare. Frequenta con profitto l’Università, dove si laurea in Giurisprudenza alla Sapienza nel 1973, prendendo una specialistica in Filosofia del Diritto: ritirerà la laurea in una toccante esibizione nel 1999 nell’Aula Magna della Sapienza in occasione del suo 50° compleanno. La sua carriera musicale inizia al Folkstudio, lo storico locale capitolino di Giancarlo Cesaroni. In quell'ambiente centrale per un’intera generazione di musicisti, stringe amicizia con Francesco De Gregori. I due esordiscono con un disco, Theorius Campus nel 1972: disco pensato per metà dall’uno e per metà dell’altro, li vede cantare insieme in Dolce Signora Che Bruci, ma l’album, delicato e sofisticato, diviso tra l’intimismo dylaniano di De Gregori e l’estroverso e “popolare” Venditti, passa alla storia per Roma Capoccia, inno alla romanità più vera e che segna l’inizio di una conclamata emozione legata alla città, che porterà anche ad una rilettura dell’uso del dialetto romanesco. I due si separano, tra veleni e ripicche, e Venditti nel 1973 pubblica L’Orso Bruno: temi sociali si affrontano ne L’Ingresso Della Fabbrica e Lontana È MIlano, E Li Ponti So’ Soli è una intimista parte seconda di Roma Capoccia, ma con meno forza espressiva. L’album è dominato dagli archi e dagli arrangiamenti sontuosi di Vince Tempera, decisione che Venditti non ebbe mai del tutto a genio. Decide quindi di lasciare la casa discografica It di Vincenzo Micocci e passa alla RCA. Le Cose Della Vita esce nel Dicembre del 1973. Inizia a mostrare un talento particolare e per certi versi unico: il disco è scarno negli arrangiamenti e Venditti inizia a scrivere canzoni per solo voce e pianoforte, che diventerà una sua forma preferita. Le sette tracce sono uno sguardo appassionato sulla sua generazione, la malinconia urbana e un sentimentalismo che caratterizzerà tutta la sua produzione, ma che in questo disco è in perfetto equilibrio con una ispirata inclinazione melodica. Alcune canzoni sono diventate famosissime: l’autobiografica Mio Padre Ha Un Buco In Gola prende spunto dall’incidente di guerra del padre ferito alla gola nella seconda guerra mondiale, e presenta sè stesso come un giovane con problemi di peso (ed io io crescevo bene, grasso come un maiale) e racconta della madre insegnante di latino e greco, “mia madre è professoressa, o meglio è una professoressa madre, mi ha dato sempre 4 anche se mi voleva bene”. Celebre è anche il conflitto familiare-generazionale de Il Treno Delle 7, dove una madre che lavora con turni massacranti della fabbrica si scontra con la voglia di emancipazione e di miglioramento della figlia. Si ricordano anche la stupenda Le Tue Mani Su Di Me, successo anche per Patty Pravo, la ritmica e incalzante Brucia Roma, in romanesco e con echi storico-mitologici, e la title track, una delle canzoni sue più romantiche e riuscite. Tra le tracce ripesca anche E Li Ponti So’ Soli. La versione originale dell'album ha una copertina apribile in sei parti che diventa un poster, dove da un lato vi è un disegno di un ramo con delle foglie stilizzate, dall'altro c'è il testo della canzone Le Tue Mani Su Di Me e i crediti discografici. Il periodo d’oro continua con Quando Verrà Natale del 1974, che contiene le celebri Marta, l’ennesima elegia romana di Campo De’ Fiori, Figli Del Domani e A Cristo, condannata per vilipendio alla religione dopo che un maresciallo dei Carabinieri presente il 15 gennaio 1974 al Teatro dei Satiri di Roma ravvisa il reato nel verso “Ammazzate Gesù Cri’, quanto sei fico….”. Nel 1975 Lilly, una delle prime canzoni sulla droga, e nell’omonimo album spicca la vibrante Compagno Di Scuola. Venditti continuerà fino ad oggi una carriera ricchissima di riconoscimenti, divenendo uno dei cantanti più famosi in senso assoluto, come certificano i quasi 30 milioni di dischi venduti: con risultati alterni è rimasto un autore sempre attento ai cambiamenti sociali italiani, sensibile e che ha sempre avuto un senso poetico non indifferente: Le cose della vita fanno piangere i poeti\ma se non le fermi subito diventano segreti,\anche per te, anche per noi.

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