The Fixx - Reach The Beach (1983)
La registrazione per Reach the Beach iniziò più tardi nel 1982 con il produttore Rupert Hine. Barrett era stato sostituito nel tour precedente da Alfie Agius, che iniziò le sessioni di registrazione come bassista del gruppo ma lasciò il gruppo prima che l'album fosse completato. Il disco è il picco musicale di un gruppo che parte con l’intento di inserirsi nel predominante filone post punk del periodo, ma lo fa con idee molti interessanti e un uso direi innovativo e singolare dei campionamenti e dell’elettronica. L’album inizia con il loro più grande successo più grande successo, il riff funky di chitarra e basso, di One Thing Leads To Another, una delle Hit dei primi anni ’80: accompagnato da un video di successo di MTV, One Thing Leads To Another ha raggiunto il quarto posto nelle classifiche pop statunitensi e la vetta delle classifiche in Canada. The Sign Of Fire segue sulla scia di questo interessante funk/dance, dai toni nient’affatto cupi come il nascente e contemporaneo Synth-Pop, brano caratterizzato da un movimento ascendente/discendente tra i suoi due accordi predominanti per un piacevole effetto ipnotico. Ci sono alcuni passaggi creativi mentre attraversiamo la sezione centrale della canzone, che è l'unica con la partecipazione del futuro membro della band Dan K. Brown al basso. Segue la spastica e sconnessa Running, tra new wave e alcuni passaggi più melodici. La futuristica Saved By Zero ha ambizioni più grandi e profonde sia dal punto di vista sonoro che dei testi: effetti di synth strategici che si fondono con gli abbellimenti vocali di Curnin insieme ai nervosi riff di chitarra di West-Oram. Dal punto di vista dei testi, la canzone parla della ricerca della semplicità con la perdita delle cose materiali "della liberazione che ottieni quando non hai più nulla da perdere". Opinions chiude il bel primo lato del disco, costruito sulla voce quasi a cappella di Curnin nella strofa introduttiva e su un arrangiamento musicale che emerge lentamente fino a quando la canzone finalmente si materializza completamente. Il secondo lato originale dell'album contiene brani più cupi e malinconici. La title track Reach The Beach è una canzone synth/pop guidata dal semplice riff di tastiera e basso synth di Greenall insieme a diverse sezioni sonore elettroniche. Liner funziona come una rappresentazione elettronica di funk e soul con Agius che aggiunge qualche abile basso slap e Greenall che replica una sezione di fiati sul synth. Privilege si ispira chiaramente al rock elettronico tedesco di qualche anno prima, Outside è guidata dal ritmo costante alla batteria di Woods. Questo funge da spina dorsale per il riff di chitarra lento di Jamie West-Oram e la voce solista piena di sentimento di Curnin.
Reach the Beach ha raggiunto il picco nella Top 10 delle classifiche degli album di Billboard e alla fine è stato certificato multi-platino con vendite milionarie. Il gruppo continuò con un modesto successo fino alla fine degli anni '80 e fino agli anni '90, ma non raggiunse mai più le vette commerciali di questo album. Curnin e West-Oram suoneranno nelle canzoni I Might Have Been Queen e Better Be Good To Me nel disco di Tina Turner del 1984 Private Dancer. Nello stesso anno nel videoclip di una loro canzone, Are We Ourselves?, dal disco Phantoms, apparirà per la prima volta in assoluto un telefono cellulare (una versione modificata di un Motorola KR999). Un loro brano, Deeper And Deeper, farà parte della colonna sonora del film Streets Of Fire del 1985. Sono stati un interessante gruppo, di quelli poco conosciuti ma musicalmente molto stimolanti (che è categoria tra le mie preferite, ormai lo sapete) e che in questo disco hanno dato prova eccellente delle caratteristiche di un genere musicale.
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