La storia della musica secondo Google

Jazz, pop, rock e R&B: la storia della musica secondo Google è una mappa interattiva

Da Presley a Timberlake, da Charlie Parker agli U2: la popolarità di generi e artisti secondo i file scaricati dagli utenti

Esplora il significato del termine: Is it a bird? No it’s the story of the Rolling Stones (Cos’è, un uccello? No, è la storia dei Rolling Stones), nota il Guardian , specificando che la carriera della più grande rock’n’roll band del mondo viene raccontata attraverso i download delle loro canzoni. E a veder rappresentata graficamente il loro posto nella storia della musica sul variopinto grafico interattivo di Google, sembra in effetti di vedere uno strano animale. Is it a bird? No it’s the story of the Rolling Stones (Cos’è, un uccello? No, è la storia dei Rolling Stones), nota il Guardian , specificando che la carriera della più grande rock’n’roll band del mondo viene raccontata attraverso i download delle loro canzoni. E a veder rappresentata graficamente il loro posto nella storia della musica sul variopinto grafico interattivo di Google, sembra in effetti di vedere uno strano animale.

Il «disegno» in questione si chiama Google Music Timeline e si tratta di un servizio che aggrega i dati di Google Play Music per rivelarci che cosa siascolta nel mondo e soprattutto quali sono gli anni più ricercati di ciascun genere. I Rolling Stones per esempio continuano a essere ascoltati, ma il picco del loro successo, perlomeno nei download, risale senza sorprese alla produzione degli anni ’70, ancora copiosa nelle librerie degli utenti, mentre quella degli ultimi anni ha una rappresentanza ridotta. Il grafico rappresenta infatti visivamente un’ondata di entusiasmo per i primi album, con picchi che vanno da Their Satanic Majesties Request fino a Beggars Banquet, Let It Bleed, Sticky Fingers e Exile on Main Street. Infine una brusca disaffezione per gli album incisi a partire dagli anni ’90, nonostante fino ai giorni nostri la band abbia mantenuto oasi di interesse significative da parte dei fedelissimi. Altra riflessione, e altro disegno, per il pop, la cui diffusione nel mondo è più uniforme, mentre il jazz è rappresentato da una fascia abbondante di colore arancione, significativa dell’interesse per le produzioni di questo genere fino alla metà degli anni Sessanta, per poi ridursi a una striscia sottilissima.

La musica viene divisa da Google in cinque generi (pop, rock, metal, jazz e alternative/indie), ciascuno evidenziato da una striscia di colore differente che mostra, anno per anno, l’influenza esercitata da ciascun genere. All’interno di questi ci sono poi vari sottogeneri e una classificazione varia e capillare per album e per artisti: basta entrare nella fascia esplodibile e verde-prateria del rock per addentrarsi per esempio in un’infinità di sottocategorie e di nomi, ciascuno rappresentato incrociando la variabile tempo con la variabile celebrità. Music Timeline che si presenta come un grafico colorato, mostra le oscillazioni dei generi musicali basandosi su quanti utenti di Google Play possiedono un artista o un particolare album nella propria libreria musicale. Sulle ascisse del grafico c’è la dimensione temporale, dagli anni Cinquanta a oggi, mentre sulle ordinate c’è il tasso di popolarità.

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