John Coltrane - A Love Supreme (1966)

di Silvano Bottaro

La delirante, commovente visione di profonda religiosità che supera e confonde i limiti dell'uomo. Dagli ampi spazi del jazz, Coltrane sconvolge passioni e gusti radicati, avventurandosi in uno sperimentalismo lucido ed esaltante.

Se prima coltivava passivamente la sua condizione di maledetto compiacendosi di questa immagine negativa ma affascinante, ora egli sente che il suo straordinario talento sta sprofondando negli abissi della sua sregolatezza. Così A Love Supreme diventa il tentativo estremo di esorcizzare la sua esistenza alla ricerca dell'Amore come motore del mondo individuando nell'uomo il soggetto-agente di questo sentimento a cui spetta il compito della salvezza. L'Africa ed il misticismo indiano sono le componenti di questa illuminazione e il suo sax percorre sentieri intrecciati da visioni cosmiche, da forme free mai raggiunte prima diventando la comunicazione della coscienza svincolata finalmente dal materialismo.

Commenti

  1. va be, ma questo disco lo tengo sotto il cuscino per ogni evenineza. Capolavoro. Si può dire ?

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