Riders on the Storm - The Doors (1971)
Riders on the Storm è l'ultimo brano registrato da Jim Morrison prima di morire, l'ultimo capolavoro di quella pietra miliare (l'ennesima) che è L.A. Woman, del 1971. Se esiste un brano che più di ogni altro fotografa la parte sciamanica e carismatica del poeta del mistero e della dissoluzione, quello è Riders on the Storm, con le tastiere di Ray Manzarek che danzano e la voce del Re Lucertola che scava abissi di paura. Se con Break on Through i Doors avevano iniziato la loro parabola cercando di sfondare le porte della percezione, Riders on the Storm è il buio oltre quella porta. Non ci sono scintille psichedeliche, solo pioggia e lacrime per i «cavalieri nella tempesta».
L'idea venne a Jim Morrison mentre i Doors stavano improvvisando in studio sulle note di un brano country, (Ghost) Riders in the Sky: A Cowboy Legend. A un certo punto, per uno di quei bizzarri inciampi che Dylan chiamava «simple twist of fate», Jim Morrison, invece di ripetere «ghost riders in the sky» dice «riders on the storm». I Doors non hanno nemmeno bisogno di guardarsi, sanno che il loro leader ha buttato la vecchia sella e ora prova a cavalcare a pelo. Si tratta solo di assecondarlo.
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